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Pd oltre il 40%. Renzi: “Faremo riforme, non ci sono più alibi. La rottamazione può iniziare”

Il Partito democratico si è attestato al 40,81%, il M5S al 21,16%. Forza Italia al 16,81%, Lega quarto partito con il 6,15%. Ncd e Tsipras passano lo sbarramento, fuori Fratelli d’Italia. Il premier in conferenza stampa: “La speranza ha doppiato la paura, ora gli italiani vogliono vedere i risultati”. Vola Piazza Affari, spread in calo ‘festeggia’ Renzi

Matteo Renzi (Infophoto)
Matteo Renzi (Infophoto)
26 maggio 2014 | 00.25
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Matteo Renzi e il suo Pd trionfano alle elezioni europee. Il Partito democratico ha ottenuto il 40,81% dei voti, mentre il M5S si è fermato al 21,16%, in calo rispetto alle politiche di circa 2,5 milioni di elettori. Forza Italia è il terzo partito al 16,81%, la Lega di Matteo Salvini diventa la quarta forza con il 6,15%. Passano la soglia dello sbarramento Ncd-Udc con il 4,38% delle preferenze e la lista Tsipras con il 4,03%. Non ce la fa Fratelli d’Italia, che si ferma al 3,66%.

La conferenza stampa di Renzi - “La speranza ha doppiato la paura”, dice Renzi in conferenza stampa, convocata in tarda mattinata per commentare i risultati elettorali. “Oggi è un giorno di festa”, “non siamo abituatissimi a vincere le elezioni così” ma “non me ne vogliano i tanti italiani che hanno votato per il mio partito”, vorrei prevalesse “un sentimento di umile responsabilità e pacatezza nei toni”.

“Un ringraziamento profondo alle italiane e gli italiani che hanno dimostrato con una partecipazione molto significativa, la più alta in Europa, che questo Paese è decisamente migliore di come ce lo raccontiamo”.

E continua: “C’è un’Italia profonda che non si rassegna e che non ha paura di sfidare tutte le insidie che derivano anche da una campagna elettorale molto accesa. Il primo segnale è questo: l’Italia c’è ed in grado di vincere le paure ed in grado di incidere in Ue. Io sento questa responsabilità”.

“Sono molto fiducioso e vorrei anche dirlo rispetto a tante voci che, in questi giorni, hanno prodotto sui mercati fibrillazioni: il cammino delle riforme non si ferma e questo è momento per investire in Italia”.

“Il punto - dice quindi Renzi - è che noi oggi avvertiamo il compito cui ci hanno chiamato: togliere ogni alibi a Roma e nei palazzi, la politica non ha più nessun alibi, non c’è più stazio per rinviare le riforme”. “Ci sono tutte le condizioni - insiste - perché questo Parlamento faccia le riforme, e scommetto su questo”. “Gli italiani vogliono vedere i risultati, le elezioni hanno la loro scadenza e noi vogliamo rispettare le scadenze previste per elezioni”. “Ora la rottamazione può iniziare”, conclude Renzi.

Legge elettorale e ballottaggio - “Il risultato delle europee non cambia la valutazione sulla legge elettorale. Io penso che il ballottaggio sia un elemento centrale perché garantisce la vittoria di qualcuno. Se ci fosse il proporzionale puro, il Pd anche con il 41 per cento non avrebbe possibilità di governare da solo”.

L’apertura al M5S - “Mi auguro si apra una riflessione di buon senso nel Movimento 5 stelle”, dice Renzi che spiega: “Il Movimento 5 stelle ha 150-160 parlamentari, se continuano a utilizzare il Parlamento come il luogo degli show e delle proteste ho l’impressione che perdono il loro elettorato e tradiscono le loro speranze -ha aggiunto il premier-. Ma se nel rispetto dei ruoli, senza inciuci, volessero portare il loro contributo sarebbero ascoltati”. E apre sulla riforma elettorale: “Indipendentemente alle modifiche che ci saranno, siamo convinti che la riforma elettorale sia una grande riforma da scrivere insieme”.

Ringraziamento a Ncd e Udc - “Gratitudine alle forze politiche che hanno appoggiato il governo. Magari hanno preso meno delle aspettative ma un risultato importante per il messaggio che hanno saputo dare: sono stati dalla nostra parte nel derby speranza contro paura. Gratitudine particolare a Ncd-Udc”, dice Matteo Renzi.

Nessuna superiorità - “Io considero il voto, sia a Fi che a Ncd come pure quello a 5 Stelle, un voto di milioni di italiani e inviterei tutti ad avere rispetto. Se c’è qualcosa che ha penalizzato la mia parte politica è stato un atteggiamento di superiorità”. “Io ho grandissimo rispetto per chi non ha votato per noi”.

La visione dell’Europa di Renzi - Non abbiamo un problema di flessibilità del bilancio ma di un’Europa che si preoccupi di salvare, non solo gli Stati, ma le persone. Non chiediamo di cambiare le regole o di renderle più aderenti alle nostre aspettative. Chiediamo di cambiare l’impostazione dell’Europa. Questo è il punto centrale, cambiare l’approccio avuto in questi anni. I prossimi giorni e le prossime settimane renderanno molto chiaro cosa pensa l’Italia. Tutte le discussioni sul rinnovo dei vertici non dovranno essere impostate sui nomi ma su cosa devono fare il Parlamento europeo, la Commissione, il Consiglio d’Europa”.

Colloquio con Napolitano - “Ho sentito il presidente della Repubblica, come è normale”, ha detto Renzi. “L’attenzione del presidente della Repubblica e di tutti noi è che la fase che si apre è molto interessante, la presidenza Ue e l’implicazione del voto europeo con le vicende italiane danno una centralità al Paese che ciascuno di noi dovrà essere in grado di meritare”, ha aggiunto il premier.

La telefonata con Hollande - “Con Hollande abbiamo convenuto di sentirci nella giornata di oggi”. Lo ha annunciato il premier Matteo Renzi rinviando commenti sugli esiti delle europee negli altri Paesi.

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