Il primo attacca: "Salvini e stato messo lì per toglierci di mezzo. E la Lega è stata al potere per 8 anni. Ha preso i soldi". Ma anche Salvini va giù duro: "Il referendum sull'euro è una perdita di tempo, una presa in giro"
Scontro a distanza fra Beppe Grillo e Matteo Salvini. Nella giornata in cui il leader del M5S lancia in una conferenza stampa ad hoc la raccolta delle firme per il referendum anti-euro, il segretario del Carroccio spara a zero sull''iniziativa: "Il referendum sull'euro promosso dal M5S è una perdita di tempo, una presa in giro. Si tratta di un referendum consultivo che nemmeno la Costituzione prevede, avrebbe tempi lunghissimi ed efficacia zero''.
La replica di Grillo non si è fatta attendere: "Con il referendum chissà se non raggiungiamo un risultato storico. La Lega dice di essere contro l'euro, Fi anche e persino parte del Pd. Se non lo appoggiano, allora vuol dire che prendono per il culo gli elettori". E ha sconfinato la questione euro sì, euro no. "Questa felpa, questo maglioncino nella notte che dice cose sgradevoli su di me - dice riferendosi a Salvini - io nemmeno lo conosco. Oggi dicono: 'sarebbe bello mettere a Roma un sindaco della Lega'. Hanno rubato, hanno rubato anche loro, e sono stati 8 anni al governo. Maroni ha finanziato con 32 mln di euro i campi nomadi. La Lega c'era dentro".
E ancora: "La Lega non è un piano B, è stato messo lì per toglierci di mezzo, per togliere noi dal confronto dialettico. Salvini ha fatto parte dell'establishment, ha la moglie che lavora in Regione Lombardia, è stato messo lì". Poi, su mafia capitale, "ci terrei a dire - sottolinea - che noi in questa situazione non c'entriamo, mi piacerebbe esserci stato... prendevamo un po' di soldi".
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