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Amministrative: M5S fa 'strike' a Quarto, Consiglio Stato elimina 7 liste

Ricusate con una sentenza che ha dato ragione ai grillini. Fuori il Pd ma anche Ncd e Fdi. Fico: "Il Movimento sarà l'unico forza nazionale in campo, gli altri non hanno rispettato le regole".

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19 maggio 2015 | 15.47
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Il M5S fa 'strike' a Quarto, Comune alla porte di Napoli che conta poco più di 40mila abitanti. I 5 Stelle hanno presentato 7 ricorsi per 7 liste in corsa, denunciando irregolarità. E alla fine l'hanno avuta vinta: il Consiglio di Stato ha dato loro ragione, ricusando le liste del Pd, ma anche di Ncd e FdI. Risultato è che "il Movimento sarà l'unico forza nazionale in campo, gli altri sono stati fatti fuori", dice all'Adnkronos Roberto Fico, membro del direttorio M5S.

Le motivazioni del Consiglio di Stato saranno rese note questo pomeriggio o al più tardi domani. Tra le irregolarità denunciate dai grillini "la presenza di un certificatore che non era residente a Quarto ma a Pozzuoli", spiega Fico. Questa e altre mancanze che hanno attirato l'attenzione dei 5 Stelle, che inizialmente si erano rivolti al Tar. Il Tribunale amministrativo non aveva ammesso il ricorso, ma i 5 Stelle non si sono dati per vinti e si sono rivolti al Consiglio di Stato.

Presentando sette ricorsi per sette liste e denunciando diverse irregolarità. Fuori dalla corsa, ora, sono finiti anche i Verdi, "anche se le liste collegate agli ambientalisti e il loro candidato sindaco sono ancora in corsa", spiega ancora Fico.

Per il M5S, al di là del risultato che otterrà il 31 maggio, si tratta comunque di una vittoria. "Troppo spesso - osserva Fico - i partiti con la presentazione delle liste hanno fatto ciò che volevano in ogni luogo del Paese. Questa sentenza è storica e riafferma finalmente un principio di legalità nel primo atto che si fa per potersi candidare. Se non si rispettano le regole, è giusto restare fuori. Questo è un avviso per tutti coloro che vogliono aggirare le norme della democrazia: signori la pacchia è finita".

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