cerca CERCA
Martedì 07 Maggio 2024
Aggiornato: 03:00
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Crocetta: "Renzi parla di exit strategy? Non mi interessa, io non lascio"

Pg Cassazione chiede relazione a Scarpinato su intercettazioni

Infophoto - INFOPHOTO
Infophoto - INFOPHOTO
22 luglio 2015 | 11.11
LETTURA: 3 minuti

"Il premier Renzi parla di exit strategy e di una mia uscita dal governo a settembre? Non me ne frega niente, io ho già detto e lo ribadisco anche oggi: non mi dimetto, non poso lasciare per accuse assolutamente inconsistenti". Lo ha detto all'Adnkronos il Governatore siciliano Rosario Crocetta commentando le indiscrezioni che arrivano da Palazzo Chigi, secondo cui il presidente del consiglio Matteo Renzi avrebbe apprezzato le parole di Crocetta che ieri si era detto disponibile a lasciare a settembre. "Non lascio. In ogni caso, la decisione spetta al Parlamento siciliano, e a nessun altro", ha aggiunto il governatore della Sicilia.

Quanto alla notizia pubblicata oggi dall'edizione locale di Repubblica in cui si parla della lettera di dimissioni di Linda Vancheri, da sempre vicina a Confindustria, che sarebbe già pronta, Crocetta ha rivelato che "non c'è nessuna novità". "Da sei mesi abbiamo concordato che dopo gli atti dell'Expo dovesse lasciare per iniziare una nuova avventura lavorativa. Ha avuto la proposta di un prestigioso incarico lavorativo a livello internazionale, e siccome Linda non ha mai pensato di fare politica a tempo pieno, le chiesi io stesso di concludere il percorso amministrativo che aveva avviato con senso di responsabilità. Lei ha accettato e credo che nei prossimi giorni definirò con lei".

"Con lei ho sempre avuto uno splendido rapporto e continuo ad averlo", precisa il governatore. "Per quel che mi riguarda - aggiunge Crocetta - non esistono più ostacoli al fatto che lei possa accettare quell'incarico, in considerazione del fatto che quello che doveva fare con l'Expo lo ha fatto. Nessun pettegolezzo, né strumentalizzazione. Da mesi lo sanno tutti. Questa è la verità", conclude.

Infine, parlando delle intercettazioni ambientali e telefoniche agli atti dell'inchiesta a carico del chirurgo Matteo Tutino, medico personale del Governatore, arrestato per truffa lo scorso 29 giugno, Crocetta ha dichiarato che "non c'è stata alcuna lottizzazione nelle nomine dei manager della Sanità in Sicilia. Sono dei fatti incontrovertibili. Se poi qualcuno vuole fare prevalere, rispetto ai fatti, le parole sconsiderate e in libertà, sappia che la realtà è documentate e documentabile. Non può essere capovolta dai giudizi denigratori interessati ad avviare una campagna di fango contro di me".

Intanto, a quanto si apprende, il procuratore generale della Corte di Cassazione, Pasquale Ciccolo, ha chiesto,, una relazione al procuratore generale di Palermo, Roberto Scarpinato, sul caso delle intercettazioni pubblicate da un settimanale tra il governatore siciliano Rosario Crocetta e il suo medico Matteo Tutino. La richiesta, come accade per prassi in presenza di notizie di stampa, servirà a valutare se sussistano profili di competenza del pg della Suprema corte, titolare dell'azione disciplinare a carico dei magistrati.

Sempre sul caso Crocetta, il comitato di presidenza del Consiglio superiore della magistratura valuterà, in una riunione che si terrà nel pomeriggio, la richiesta di apertura di un fascicolo in prima commissione, avanzata la scorsa settimana dal consigliere laico di Forza Italia Pierantonio Zanettin.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza