"Lo Stato laico può disciplinare dei rapporti fra le persone, lo faccia pure: lo fa già con il Codice civile e le norme possono anche essere perfezionate. Ma, non parliamo di famiglia. E il tema dei figli è molto delicato e come tale io sono contrario a ogni forma di adozione o pseudo-adozione". E' il giudizio netto che il cardinale Agostino Vallini, vicario di Papa Francesco per la diocesi di Roma, esprime a argine della presentazione nel palazzo del Laterano, sede del Vicariato, delle iniziative legate al Giubileo straordinario della misericordia.
"Noi difendiamo il concetto di famiglia: è una realtà che per noi cristiani deriva da Dio ma che la Storia dell'umanità ha sempre concepito come l'incontro permanente di un uomo e di una donna aperto alla procreazione - osserva il cardinale Vallini - Questa è la famiglia: l'incontro di un uomo e di una donna, aperto alla vita: questo è il matrimonio che, per un cristiano, viene avvalorato dalla grazia del sacramento. Poi, lo Stato può sempre regolamentare altri rapporti umani, ma senza confondere le due cose".
Vallini auspica "una attenzione forte verso la famiglia, con politiche altrettanto forti. Ad esempio - si chiede il cardinale vicario di Roma - che fine ha fatto il quoziente familiare per la defiscalizzazione? le politiche in favore della famiglia sono risanatrici dell'intera società civile. Che poi lo Stato riconosca anche altre situazioni, la Chiesa rispetta il suo intervento. Ma, ribadisco, la famiglia è un'altra cosa".
