"Le fiducie o sfiducie al governo sono state molto numerose. Ma noi, come Fi, mai abbiamo presentato una mozione di sfiducia personale e nemmeno stavolta presenteremo una sfiducia nei confronti del ministro Boschi". Silvio Berlusconi torna a farsi sentire sul nodo delle banche nel pieno delle polemiche sul caso Boschi. E lo fa in occasione della presentazione del nuovo libro di Bruno Vespa al Tempio di Adriano, mentre alla Camera si torna a votare per i 3 giudici della Consulta con un accordo inedito Pd-M5S, che taglia fuori dai giochi Forza Italia.
Sempre accusato di conflitto di interessi quando era a palazzo Chigi, il Cav non infierisce sulla Boschi ("Non siamo così informati in profondità per dare una risposta si' o no" su un eventuale conflitto per il ministro"), ma attacca Renzi, precisando che la mozione di sfiducia depositata dal suo partito insieme a Lega e Fdi riguarda il governo, perchè si tratta di un ''esecutivo illegittimo, non votato dagli italiani" con un premiere sempre più ''dominus assoluto''.
''Alle elezioni ci andrei domani mattina, se fossi il capo dello Stato, scioglierei le Camere'', avverte il leader azzurro che non risparmia affondi contro Renzi su come sta gestendo il decreto salva-banche: ''Vanno pubblicati i nomi di chi ha ricevuto soldi da queste banche e non li ha restituiti, provocando il dissesto. Così si vede se ci sono vicinanze tra queste persone e la politica". E ancora: ''Dissento assolutamente da questa idea balzana degli arbitri: queste 30 mila persone che hanno perso i soldi, 970 milioni, devono essere risarcite al 100%".
.jpg)
