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Nuove scintille con Bruxelles ma Renzi tira dritto: no provocazioni

Nuove scintille con Bruxelles ma Renzi tira dritto: no provocazioni
18 gennaio 2016 | 16.36
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Non si spegne la polemica sull'asse Roma-Bruxelles. A riaccenderla oggi ci ha pensato ancora Jean Claude Juncker, che ha fatto trapelare il suo disappunto nei confronti dell'Italia. Il motivo? "Bruxelles non ha un interlocutore per dialogare con Roma sui dossier più delicati". La replica è arrivata subito dal ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni: "L'Italia ha un governo nel pieno dei suoi poteri".

Al di là dei passaggi ufficiali, dalle parti di Palazzo Chigi la nuova uscita del presidente della Commissione Ue non ha certo suscitato entusiasmi, anzi. L'irritazione di Matteo Renzi nei confronti di Bruxelles, già montata venerdì scorso al momento delle parole di critica di Juncker verso Roma, non è quindi scemata. Il premier, del resto, aveva reso noto il suo pensiero sabato scorso a Caserta: "E' finito il tempo in cui qualcuno pensa di telecomandarci da fuori".

Per questo, il nuovo attacco di Juncker oggi nella sostanza cambia poco: "Bruxelles non ha interlocutori? Questa è una provocazione". L'Italia, è la valutazione che viene fatta in ambienti di governo, è sempre ben presente, sempre 'reperibile'. "Mai come in passato, il nostro Paese parla con una voce chiara e univoca - viene fatto notare - Mai, per esempio, c'è stata tanta intesa tra il presidente del Consiglio e il ministro dell'Economia".

Per questo la risposta di Gentiloni a Juncker è stata netta: "Abbiamo un continuo dialogo con le istituzioni, abbiamo un ministro degli Esteri, degli Interni, dell'Economia...". Mentre già in mattinata, arrivando a Bruxelles, aveva chiarito: "Non partecipiamo a polemiche inutili".

Mogherini: tra Bruxelles e Roma scambi costanti - Le istituzioni europee e il governo italiano "sono dalla stessa parte" ha sottolineato in conferenza stampa l'Alto Rappresentante dell'Ue per gli Affari Esteri, Federica Mogherini. "Gli interessi dell'Italia e quelli dell'Ue coincidono - ha affermato - e su due settori che sono fondamentali, e per l'Italia e per la Commissione, ovvero la flessibilità in campo economico e l'immigrazione", Roma e Bruxelles "lavorano per gli stessi obiettivi".

"In un anno di lavoro - ha continuato Mogherini - abbiamo introdotto misure politiche e strumenti che fino a un anno fa non c'erano. E questo è stato grazie al lavoro congiunto dell'Italia e della Commissione, che sono in questo senso dalla stessa parte. Questo non significa che tutto quanto è stato fatto vada bene e che basti, ma, se guardiamo a un anno fa, né la flessibilità esisteva, né un inizio di tentativo di gestione comune dei fenomeni migratori esisteva". "I canali con il governo italiano sono aperti - ha aggiunto - funzionano, ci sono costanti scambi e il lavoro comune con il governo italiano funziona".

Gozi: ben venga il dialogo ma l'Italia ha le sue priorità - "Ben venga il dialogo" con la Commissione europea, ma "l'Italia ha le sue priorità" e continuerà a porre "questioni politiche" e "non personali", sulla direzione che l'Europa dovrebbe prendere per "rilanciarsi" ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega agli Affari Europei, Sandro Gozi, uscendo dalla riunione del Consiglio Affari Generali, tenutasi oggi a Bruxelles.

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