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Battuta di Grillo sull'autismo, è bufera

22 ottobre 2018 | 12.00
LETTURA: 6 minuti

(Photo by Alberto PIZZOLI / AFP) - AFP
(Photo by Alberto PIZZOLI / AFP) - AFP

Non solo il Capo dello Stato, le agenzie di rating ed il partito democratico. Il fondatore del M5S Beppe Grillo, durante il suo intervento alla kermesse stellata tenutasi nel weekend a Roma, ha tirato in ballo anche le persone affette da autismo e sindrome di Asperger sollevando ben presto un polverone di polemiche. "Chi siamo? Siamo pieni di malattie nevrotiche, siamo pieni di autistici, l'autismo è la malattia del secolo - ha sostenuto il garante grillino durante il suo discorso al Circo Massimo - L'autismo non lo riconosci, per esempio è la sindrome di Aspenghen (sic)". "C'è pieno di questi filosofi in televisione che hanno la sindrome di Asperger", ha aggiunto Grillo, spiegando che "è quella sindrome di quelli che parlano in un modo e non capiscono che l'altro non sta capendo. E vanno avanti e fanno magari esempi che non c'entrano un ca... con quello che stanno dicendo, hanno quel tono sempre uguale. C'è pieno di psicopatici". Dichiarazioni che hanno sollevato un polverone di critiche sia da parte di associazioni a difesa dei pazienti autistici sia da parte di politici tra cui l'ex premier Matteo Renzi.

POST RENZI - All'indomani dellla chiusura della Leopolda l'ex presidente del Consiglio Matteo Renzi si è scagliato via social contro Grillo proprio in merito alle sue dichiarazioni sull'autismo. "Ieri i 5Stelle hanno chiuso il proprio evento al Circo Massimo con gli insulti di Beppe Grillo al Capo dello Stato italiano, al Capo dello Stato francese, all'Opposizione - spiega su Facebook - E il noto pregiudicato genovese, non pago, ha pensato bene di insultare anche le persone che soffrono per l'autismo".

"Chi ha un figlio con disturbi allo spettro autistico combatte ogni giorno perché il suo bambino non venga discriminato - osserva Renzi - Che vergogna vedere il primo partito italiano che chiude la propria festa annuale con parole di scherno verso queste famiglie". "Siamo diversi dai 5Stelle non solo per il garantismo contro il giustizialismo, il lavoro contro il reddito di cittadinanza, la legalità contro i condoni - aggiunge - Ma siamo diversi anche sui diritti: noi siamo quelli della legge sull'autismo, sul terzo settore, sul dopo di noi. Insultare Mattarella o Macron è inaccettabile per una forza politica. Ma nella mia scala di valori - sottolinea Renzi - prendersi gioco di un bambino autistico è peggio che offendere il Presidente della Repubblica. Senza giri di parole - conclude - Beppe Grillo, per me fai schifo".

LA LETTERA - Sulle parole di Grillo è intervenuto anche un uomo con la sindrome di Asperger che, con una lettera pubblicata sul gruppo Facebook 'Per Noi Autistici', si è rivolto direttamente al fondatore del M5S. "Caro Beppe Grillo - si legge nella missiva postata online - non è bello prendere in giro noi autistici, darci degli psicopatici e usarci come oggetto di scherno. Proprio tu…Dovresti sapere che chi ha un figlio autistico già deve ogni istante combattere perché il figlio non sia discriminato, non debba subire lo scherno di chi non capisce che proprio quel suo 'non capire' non è dovuto a cattiveria ma a un suo modo d'essere, al suo 'cervello diverso'".

"Suscitare la risata della folla su quello che per un Asperger è sintomo della sua diversità è ingeneroso, soprattutto da parte di chi dovrebbe ben conoscere cosa sia l'autismo - si legge ancora nella lettera - gli autistici hanno diritto di essere trattati da cittadini come qualsiasi altro abitante del nostro paese. A dirtelo è un uomo a cui è stato diagnosticato di essere Asperger ed è molto contento di esserlo, in più è padre di un ragazzo autistico a basso funzionamento, che tiene con lui e combatte perché non debba finire rinchiuso e dimenticato quando non ci sarà lui a occuparsene". "Noi facciamo battaglie per diffondere cultura sulla neurodiversità, perché i nostri figli non siano le prime vittime degli atti di bullismo dei loro compagni di scuola, come dicono le statistiche - aggiunge l'uomo - Se un leader politico arringa la folla sul disprezzo degli autistici torniamo indietro di anni luce….Qui non è questione di essere grillini o antigrillini è questione di civiltà - conclude - Poi fai come vuoi, ognuno fa come vuole ormai…"

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