L’attaccante su Instagram: “Ci tenevo fortemente a questo mondiale e sono triste, arrabbiato, deluso con me stesso”. E accusa: “Fiero di aver dato tutto per il Paese. O forse, come dite voi, non sono Italiano”. Galliani lo difende: “E’ l’unico che ha fatto gol”. Malagò: “Sbagliato scaricare le colpe su un singolo giocatore”. Ma li leader della Lega, Matteo Salvini, attacca: “Taci e chiedi scusa”
“Sono Mario Balotelli ho 23 anni e non ho scelto di essere italiano. L’ho voluto fortemente perché sono nato in Italia e ho sempre vissuto in Italia. Ci tenevo fortemente a questo mondiale e sono triste, arrabbiato, deluso con me stesso”. Sono le parole di Mario Balotelli su Istagram, dopo le critiche arrivate dopo l’eliminazione dell’Italia dal Mondiale di Brasile 2014. “Si, magari potevo fare gol con la Costa Rica avete ragione, ma poi? Poi qual è il problema? Forse quello che vorreste dire tutti è questo? La colpa non la faccio scaricare a me solo questa volta perché Mario Balotelli ha dato tutto per la nazionale e non ha sbagliato niente (a livello caratteriale) quindi cercate un’altra scusa perché Mario Balotelli ha la coscienza a posto ed è pronto ad andare avanti più forte di prima e con la testa alta”, aggiunge l’attaccante del Milan.
“Fiero di aver dato tutto per il Suo paese. O forse, come dite voi, non sono Italiano. Gli africani non scaricherebbero mai un loro “fratello”. Mai. In questo noi negri, come ci chiamate voi, siamo anni luce avanti. Vergogna non è chi può sbagliare un gol o correre di meno o di più. Vergognose sono queste cose. Italiani veri! Vero?”, ha proseguito Balotelli.
La difesa di Galliani - “Non ho capito perché si critichi solo Balotelli, che è l’unico attaccante che ha fatto un gol e abbia creato occasioni da gol, mentre gli altri non hanno neanche creato le premesse”. Così Adriano Galliani, amministratore delegato del Milan e vice presidente Lega Calcio, commentando le critiche rivolte al giocatore rossonero.
“Vedo che tutti i commenti sono rivolti a lui -prosegue Galliani- vorrà dire che è l’unico giocatore dell’Italia”, conclude il vice presidente della Lega, che sulle critiche dei compagni di squadra di Mario Balotelli nei confronti dell’attaccante risponde: “Buffon e Pirlo non sono giocatori del Milan, tengo per me cosa penso di loro”.
Anche Malagò lo difende: “Sbagliato scaricare le colpe” - “È sbagliato scaricare le responsabilità solo su un singolo giocatore o dare la colpa al morso di Suarez o sull’episodio a favore dell’arbitro. Non è questo il modo per dimostrare di aver capito il valore della sconfitta. Questo non lo accetto”, dice il presidente del Coni Giovanni Malagò.
“Ora si ricomincia dalle ceneri di una sconfitta pesante, con una nuova governance della federazione e un nuovo commissario tecnico. Importante -ha spiegato Malagò- sarà evitare gli errori fatti nel passato. Riprendiamoci con ottimismo. Inutile dire che serve voltare pagine sotto tutti i punti di vista”.
Poi sul nuovo allenatore della nazionale dopo le dimissioni di Cesare Prandelli, dice: “Impazza già il totonomine, ma il nuovo commissario tecnico, chiunque esso sia, lo deve decidere il nuovo presidente della Figc insieme al Consiglio Federale. Il nuovo presidente della Federazione Italiana Gioco Calcio deve essere non nominato, ma eletto. Di conseguenza oggi questo esercizio mi sembra del tutto prematuro. Poi è chiaro che tutti e sessanta milioni di italiani, io per primo, hanno delle idee e fanno il tifo per questo o quell’altro”, ha aggiunto il presidente del Coni.
Duro attacco di Salvini - “Se il signor Balotelli ha dei problemi, li risolva da adulto e non si inventi gli ‘italiani cattivi’ che ce l’hanno con i ‘negri’. Non è il colore della pelle a fare la differenza, in campo e fuori, ma sono l’impegno, la correttezza, lo spirito di gruppo e l’umiltà che lui non dimostra. Mario, con tutti i soldi che guadagni, taci e chiedi scusa. Punto” scrive Matteo Salvini, segretario federale della Lega Nord, sul suo profilo Facebook.
