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Teatro: Eliseo, dopo lo sfratto Barbareschi pronto a riaprire

Dopo lo sfratto eseguito stamattina il teatro romano verrà preso in gestione dall'attore, regista e produttore, come da lui stesso annunciato a fine ottobre e confermato oggi. Botta e risposta tra il direttore artistico Massimo Monaci e Barbareschi

Il Teatro Eliseo
Il Teatro Eliseo
20 novembre 2014 | 13.00
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Era previsto per oggi e, puntualmente, l'ufficiale giudiziario si è presentato questa mattina con le forze dell'ordine per eseguire lo sfratto del teatro Eliseo dalla sala di via Nazionale. Ora il teatro verrà preso in gestione da Luca Barbareschi, come lo stesso attore-regista-produttore aveva annunciato già a fine ottobre e come ha ribadito oggi, riferendo anche il ruolo che un asino ha avuto nella vicenda dell'Eliseo. "Barbareschi ha attuato delle modalità violente e fasciste per impadronirsi del Teatro Eliseo. Noi aspettiamo proposte serie e concrete", ha detto il direttore artistico del teatro, Massimo Monaci, in seguito allo sfratto di questa mattina. "Ora 60 lavoratori - ha affermato Monaci - di cui 16 a tempo indeterminato, sono stati licenziati con il benestare delle istituzioni che in questi mesi si sono celate dietro un silenzio assordante".

Risponde a stretto giro Luca Barbareschi che all'AdnKronos dice: "Modalità fasciste? mi sembrano chiacchere irrilevanti , cosa c'entra una affermazione del genere con quello che è accaduto!, parole così si commentano da sole, non so neanche se valga la pena di dare querela. Piuttosto mi ha molto divertito l'uscita dell'asino dal teatro", prosegue Barbareschi, raccontando che "questa mattina, prestissimo, hanno fatto uscire dal teatro un asino che avevano portato dentro per cercare di evitare lo sfratto. Ecco possiamo dire che l'asino, gli asini sono usciti dall'Eliseo. Io, ovviamente , mi riferisco all'animale vero e proprio". Dall'entourage di Barbareschi spiegano poi che, presumibilmente, l'animale era stato portato nel teatro per sfruttare le tutele, di cui godono gli animali, appunto in caso di sfratto.

Polemiche con Barbareschi a parte, Massimo Monaci ha poi dichiarato di aver chiesto "al Roma Europa Festival di prendere transitoriamente in gestione il teatro per permettere agli spettacoli già in cartellone di andare in scena. Questa è una delle soluzioni che stiamo cercando per gli abbonati, anche se al momento non siamo in grado di garantire lo svolgimento degli spettacoli in programma". Il padre di Massimo Monaci, Vincenzo, proprietario al 34% del Teatro Eliseo, ha affermato che "le responsabilità di questa situazione vanno attribuite a tutta la gestione, oltre che al momento di crisi che il settore della cultura attraversa. Tutto è iniziato quando abbiamo deciso, deliberatamente, di non pagare parte degli affitti. Ci rendiamo conto che è un atto grave ma al contempo denunciamo il totale disinteresse degli altri soci che erano evidentemente interessanti a far sgomberare l'Eliseo".

Diversa la lettura dei fatti fornita da Barbareschi, secondo il quale "questa mattina si è conclusa nel modo auspicato la vicenda del Teatro Eliseo, l’ufficiale giudiziario si è presentato per ottenere lo sgombero, restituendo alla proprietà la disponibilità dell’immobile. Tutto si è svolto nella normalità, senza incidenti e senza nessun sopruso. E’ in corso una moratoria di 48 ore per poi dare la possibilità di iniziare questa nuova ed entusiasmante avventura che prevede un accordo tra la Casanova Teatro e la proprietà per 12 anni di gestione".

"Questa mattina -ha aggiunto Barbareschi- ho incontrato i lavoratori del teatro e le rappresentanze sindacali interne ed ho assicurato la mia massima disponibilità nel verificare una continuità lavorativa. Sarà cura della nuova gestione, offrire continuità alla stagione nel miglior modo possibile con coerenza e rispettando la linea della nuova direzione artistica. Ovviamente occorreranno dei tempi tecnici, nel rispetto della legge, per staccarsi dalla vecchia gestione che versa in una grave situazione debitoria e iniziare un nuovo percorso. Nei prossimi giorni verranno comunicati maggiori dettagli. Ringrazio - conclude Barbareschi- tutte le istituzioni, il ministro dei Beni culturali e del Turismo, Dario Franceschini, l’assessore alla Cultura di Roma, Giovanna Marinelli, il Prefetto Giuseppe Pecoraro, il Questore Nicolò Marcello D’Angelo, tutte persone fondamentali che hanno aiutato a restituire grande dignità ad uno dei più importanti teatri del nostro Paese" .

Un auspicio, infine, dalla sindacalista della Slc Cgil Nadia Stefanelli, l'augurio che si "si trovi una adeguata soluzione con un nuovo gestore in grado di farsi carico delle persone licenziate con un progetto di rilancio per il teatro".

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