Da giovedì al 15 marzo un cast di fuoriclasse con De Francovich, Popolizio, Gifuni e Pierobon per dare vita in prima nazionale al testo di Stefano Massini che racconta la storia della grande banca americana il cui crack "ha gridato la fine del capitalismo novecentesco, come il crollo del muro di Berlino gridò quella del comunismo"
Il 15 settembre 2008 sotto la catastrofe dei mutui subprime crolla uno dei colossi del capitalismo occidentale, la banca Lehmann Brothers, aprendo una crisi internazionale le cui conseguenze sono ancora oggi sotto gli occhi di tutti. Un crack che "ha gridato la fine del capitalismo novecentesco, come il crollo del muro" di Berlino "gridò quella del comunismo", afferma Stefano Massini, autore di 'Lehmann Trilogy', il testo che da giovedì prossimo andrà in scena al Piccolo Teatro Grassi di Milano, con la regia di Luca Ronconi.
Centosessant’anni di storia di una delle famiglie più potenti d'America, i Lehman, sono al centro del testo di Massini, il drammaturgo oggi più premiato, in Italia e all'estero (edito da Einaudi): dall’America schiavista alla New York post 11 settembre, rivive in scena la storia di un Paese e dei profondi mutamenti, sociali prima ancora che economici, che hanno influenzato il mondo globalizzato. Sul palcoscenico un cast di fuoriclasse che vede Massimo De Francovich, Fabrizio Gifuni, Massimo Popolizio, Paolo Pierobon, Francesca Ciocchtetti, Laila Maria Fernandez, per citare solo alcuni.
D'intesa con l'autore, Ronconi ha suddiviso i tre capitoli della 'Trilogia' ('Tre fratelli', 'Padri e figli', 'L'immortale') in due parti, intitolate 'Tre fratelli' e 'Padri e figli'. La prima parte inizia l'11 settembre 1844 con l'arrivo in America di Heyum Lehmann proveniente da Rimpar, piccolo villaggio della Baviera e termina all'inizio del Novecento con la morte del fratello più piccolo di Heyum, Mayer, e l'avvento della nuova generazione guidata da suo nipote Philip. La seconda parte si apre nella New York degli anni Dieci del Novecento con la Lehmann Bothers che passa attraverso la Prima Guerra mondiale, la crisi del '29, la Seconda Guerra mondiale, fino alla catastrofe del 2008.
Lo spettacolo resterà in scena fino al 15 marzo. Il Piccolo Teatro in collaborazione con Borsa Italiana e Radio 24, ha organizzato inoltre per il 6 febbraio un incontro aperto al pubblico nella sede della Borsa di Milano, coordinato da Simone Spetia di Radio 24, cui parteciperanno, oltre a Ronconi, Massini e il cast, il presidente di Borsa Italiana, Massimo Tononi, il direttore del Piccolo, Sergio Escobar, e il vicedirettore di Radio 24, Sebastiano Barisoni.
