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Padoan: “Vogliamo semplificare la vita ai contribuenti onesti”

Il ministro dell’Economia: “Vogliamo risolvere alla radice i problemi”. L’idea del governo: “Spostare il carico fiscale in modo tale che alla fine ci sia, a parità di gettito, più crescita e più lavoro”

Pier Carlo Padoan (Infophoto)
Pier Carlo Padoan (Infophoto)
15 giugno 2014 | 14.46
LETTURA: 2 minuti

“Vogliamo risolvere alla radice’’ i problemi legati al fisco, “semplificare al massimo il sistema di pagamento e la trasparenza’’. Lo afferma il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, intervenendo a ‘In mezz’ora’ su Rai tre.

“L’idea del governo è duplice: semplificare drasticamente il sistema tributario, e quindi semplificare la vita ai contribuenti onesti, e spostare il carico fiscale in modo tale che alla fine ci sia, a parità di gettito, più crescita e più lavoro’’. “I cittadini aspettano dal governo un trattamento migliore, in termini di modalità di pagamento delle tasse. Questo è un loro diritto’, prosegue. “Abbiamo fatto qualcosa di temporaneo, abbiamo spostato avanti molte delle scadenze, per cercare di dissipare le incertezze’’, aggiunge il ministro.

Dl Irpef - Obiettivo del governo, poi, è quello di “allargare la platea’’ del bonus Irpef. “Ovviamente’’ l’allargamento “dipende dalle coperture, faccio il mio mestiere di ministro e le coperture sono indispensabili’’, avverte.

Evasione - L’evasione fiscale, osserva poi, “non si batte con i blitz ma la costruzione costante di un rapporto di fiducia con i cittadini’’. Il documento presentato dall’ex ministro delle Finanze Vincenzo Visco va nella direzione giusta: “Condivido il suo approccio’’.

Alitalia - “Credo che il modo migliore per valorizzare Alitalia, e l’Italia, è di fare una compagnia di primo livello’’ attraverso “le alleanze, la messa insieme di capitali e di know-how’’, afferma il ministro. “I fondi di investimento non sono degli speculatori ma agenti che hanno un’enorme quantità di ricchezza, che pregano in ginocchio di poter investire e restare in Italia 5-10 anni’’. Per attirare questi capitali, però, occorre fare le riforme che “stiamo facendo’’. “Si sta aprendo un finestra di opportunità eccezionale e sarebbe solo colpa nostra, del governo, se la perdessimo’’, conclude il ministro.

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