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Inflazione ai minimi dal 2009. Dieci grandi città in deflazione

Secondo i dati Istat, nel mese di luglio l'indice dei prezzi al consumo diminuisce dello 0,1% rispetto al mese precedente e aumenta dello 0,1% nei confronti di luglio 2013

(Adnkronos)
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12 agosto 2014 | 14.05
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Nel mese di luglio 2014 l’inflazione diminuisce dello 0,1% rispetto al mese precedente e aumenta dello 0,1% nei confronti di luglio 2013 (era +0,3% a giugno), toccando i minimi dal 2009. Lo rileva l'Istat che conferma la stima preliminare.

Il rallentamento dell’inflazione - informa l'Itituto di statistica - è principalmente imputabile all’ampliarsi della flessione su base annua dei prezzi degli Energetici regolamentati. Il contributo di altri raggruppamenti di prodotto è marginale.

Il calo mensile dell’indice generale è da ascrivere - rileva l'Istat - principalmente ai ribassi dei prezzi della Frutta fresca (-9,0%) e dei Vegetali freschi (-3,8%) - su cui incidono fattori di natura stagionale - e dei prezzi degli Energetici regolamentati (-3,1%); a contenere questo calo sono i rialzi mensili dei prezzi degli Energetici non regolamentati (+0,8%) e dei Servizi relativi ai trasporti (+1,5%), anch’essi influenzati da fattori stagionali.

Per l'Istat, l'inflazione acquisita per il 2014 è stabile allo 0,3%. I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona diminuiscono dello 0,7% su base mensile e dello 0,6% su base annua (da -0,5% del mese precedente). I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto calano dello 0,3% rispetto a giugno e salgono dello 0,2% su base annua (dal +0,3% registrato a giugno).

Deflazione in dieci grandi città - A livello territoriale, si registrano flessioni tendenziali dei prezzi dello 0,4% a Torino, dello 0,3% a Bari e Firenze, dello 0,2% a Roma e Trieste e dello 0,1% a Potenza (per tutte i tassi tendenziali del mese precedente erano pari a zero o positivi). Segno meno anche a Livorno (-0,7%, a giugno era pari a -0,5%) mentre Verona segna, per la seconda volta consecutiva, un calo tendenziale dello 0,5%. In diminuzione su base annua anche i prezzi a Reggio nell’Emilia e Ravenna (per entrambe -0,1%).

I consumatori - "Siamo in pieno allarme deflazione, e l'economia italiana sta rischiando un vero e proprio infarto", avverte in una nota è il presidente del Codacons, Carlo Rienzi. I dati diffusi dall'Istat "sulla contrazione della spesa delle famiglie nel 2013 non fanno altro che confermare una situazione gravissima, che denunciamo da tempo. Una fortissima contrazione dei consumi dovuti ad un potere di acquisto delle famiglie ridotto ai minimi termini e una situazione occupazionale gravissima", denunciano Adusbef e Federconsumatori in una nota.

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