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L'Italia non rischia di perdere 40 mld di fondi Ue, ma servono più sforzi

Così David Hudson, portavoce della Commissione europea, in un'intervista all'Adnkronos commenta i contenuti della lettera inviata al governo italiano

L'Italia non rischia di perdere 40 mld di fondi Ue, ma servono più sforzi
13 agosto 2014 | 13.13
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"L'Italia non rischia di perdere 40 mld di fondi europei". Così David Hudson, portavoce della Commissione europea, in un'intervista all'Adnkronos commenta i contenuti della lettera inviata al governo italiano sul partnership agreeement per la nuova programmazione 2014-2020, da finalizzare a fine estate.

"Abbiamo inviato una lettera in merito al governo italiano con le nostre osservazioni per un corretto uso dei fondi del nuovo budget comunitario", ha detto Hudson. "Che Roma possa perdere l'interno ammontare del programma, ovvero 40 mld, è teoricamente impossibile - insiste - perchè equivarrebbe a non avere un partnership agreement e questo, appunto, è teoricamente impossibile visto che tuti i paesi membri ne hanno uno". La nostra missiva, chiarisce "rientra nel quadro degli scambi con il governo per migliorare i contenuti dell'accordo. Non è prevista una risposta formale di Roma in merito perché la lettera fa parte del lavoro in corso, come avviene con gli altri paesi membri".

Entrando nel dettaglio degli stanziamenti, Hudson ha spiegato che "40 mld è il totale dei fondi disponibili. E' ovvio che se non verranno usati, in base alle regole Ue, dovranno tornare nelle casse comunitarie, ma che si perda l'intero ammontare è pressochè impossibile".

questo per almeno due motivi, che il portavoce spiega: primo, nel 2017 la Commissione fa una sorta di verifica di metà percorso su quanto è stato utilizzato dall'inizio del programma; secondo, nel 2020 Bruxelles riaggiorna ovviamente questo check per vedere quanto è stato speso a fine programma. "E comunque, anche dopo il 2020, in base ad una revisione delle norme europee in materia, il paese membro ha ancora qualche anno per spendere i fondi".

Di certo, e la programmazione 2007-13 'docet' visto che Roma rischia di vedere evaporare parte dei fondi, il Belpaese deve fare più sforzi per spendere meglio gli stanziamenti. Ed è su questo che si concentra la lettera di Bruxelles. "Noi diamo dei consigli su come migliorare la capacità amministrativa, perchè la nostra esperienza ci insegna che da lì dipende il buon uso dei fondi europei". Per il resto i settori su cui l'Italia è carente, sono noti: ricerca e innovazione, itc, competitività, ambiente. Tutti ambiti "su cui la Commissione Ue punta perchè sono fondamentali per sbloccare il potenziale di crescita di un paese".

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