cerca CERCA
Domenica 19 Maggio 2024
Aggiornato: 00:10
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Lavoro, incontro Renzi-sindacati. Camusso: "Nostro giudizio su Jobs Act non cambia". Cisl e Uil aprono

La leader della Cgil sul vertice a Palazzo Chigi: "Dal punto di vista dei contenuti sono state ripetute cose note, confermiamo manifestazione". Angeletti: "Forse cambiato qualcosa". Furlan: "Meno male che inizia un nuovo percorso, non mi chiedo perché". In Senato manca il numero legale, seduta sospesa fino alle 16. Il governo autorizza la fiducia, tensione nel Pd

(Foto dal sito di Palazzo Chigi)
(Foto dal sito di Palazzo Chigi)
07 ottobre 2014 | 08.33
LETTURA: 5 minuti

Il premier vede punti di incontro con i sindacati sulla questione lavoro, ma se da Cisl e Uil arriva un'apertura la Cgil non arretra e del vertice dà un giudizio negativo. E' in sostanza questo il quadro emerso dall'incontro di stamattina tra governo e sindacati. Incontro avvenuto nella sala Verde di palazzo Chigi e durato circa un'ora e mezzo.

"Dal punto di vista dei contenuti sono state ripetute cose note che non determinano un cambiamento della valutazione data sia sulle scelte fatte che sul jobs act", ha detto Susanna Camusso. Insomma la Cgil conferma "il giudizio negativo sul modo in cui si sta proponendo l'intervento sul lavoro e troviamo tutte le conferme della necessità della manifestazione del 25 ottobre". "L'unica vera novità è l'indicazione del fatto che potranno esserci altri incontri di cui il primo in calendario è quello sulla legge di stabilità il 27 ottobre", ha poi aggiunto Camusso secondo la quale "la riforma degli ammortizzatori ha bisogno di più risorse".

"C'è stato entusiasmo per la riapertura della sala verde" ma "penso che nessuno possa dire che si sia aperta una stagione di concertazione", ha detto ancora Camusso sottolineando che "per noi non c'è nessun concreto passo avanti e la scelta della fiducia radicalizza il fatto che non ci sia confronto con sindacati e che le politiche del lavoro restano al Governo e non c'è nessuno spostamento" verso i sindacati. Perché quella presentata oggi dal premier non è stata altro, per la Cgil, che "una carrellata di provvedimenti" ma nessuno "che possa spostare qualcosa sul lavoro", ha proseguito Camusso che ironizza: "Si può fare un a gara infinita a chi vuole fare di più". Anzi, aggiunge, " il lavoro è sistematicamente messo in discussione", prosegue riconoscendo al sindacato il dovere di "difendere i lavoratori" i quali, prosegue, "hanno avuto 80 euro in busta paga ma a fronte di tante altre riduzioni". Non c'è dunque, per la Cgil "nessuna vera disponibilità al confronto" da parte del governo". Il sindacato comunque, precisa ancora, "parteciperà naturalmente a ulteriori incontri" ma non c'è, conclude, "un segnale esplicito in direzione di una disponibilità a definire nuove norme insieme a sindacati".

"Oggi Renzi ha fatto una scelta simbolicamente diversa in discontinuità con quella dei mesi precedenti.La valutazione è che forse, siamo in presenza di un cambiamento, di un atteggiamento del governo diverso verso le forze sociali", ha invece commentato il leader Uil Luigi Angeletti che ha parlato di una giornata "più politica che sostanziale, se la sostanza ci sarà lo vedremo nel concreto nell'incontro che faremo sulla legge di stabilità e in quello con il ministro del Lavoro sul collegato sulla delega del jobs act", ha aggiunto sottolineando: "Vedremo se siamo all'inizio di un cambiamento o se restiamo negli aspetti simbolici, che per i politici avranno una grande importanza ma per i sindacalisti no".

"Finalmente si apre uno spiraglio, la vera questione dunque ora è come cambiamo il Paese e come ridiamo la speranza. E su questo abbiamo la massima disponibilità data dai bisogni di quelli che rappresentiamo. Non mi chiedo quindi tanto il perché di questo spiraglio ma mi dico che meno male è iniziato un nuovo percorso", ha commentato dal canto suo la leader Cisl, Anna Maria Furlan.

E Cisl e Uil confermano che il 25 ottobre non saranno in piazza con la Cgil, ma daranno vita a proprie iniziative. La Cisl, spiega Furlan, darà vita il 18 ottobre a "manifestazioni di organizzazione in tutte le Regioni". "Avremmo preferito sostenere -dice invece Angeletti- una piattaforma stabilita insieme, la tecnica di fare un'iniziativa, per quanto possa essere simbolicamente importante, non è sufficiente. Bisogna avere credibilità, abbiamo un problema di rapporto con l'opinione pubblica, con quella parte di cittadini che non ha possibilità di ascoltare quello che dicono i sindacati, per risolvere questo problema l'unica soluzione è dire cose semplici, comprensibili, ripetute finché passano".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza