Il presidente della Siec all'incontro 'Energia del territorio, energia per il territorio' organizzato a Cascina Triulza: "L’energia per la vita è anche quella prodotta nelle valli alpine, e noi chiediamo che questo concetto venga esteso al nostro settore, dove anche è necessaria una difesa responsabile”
“Oggi l’energia idroelettrica prodotta in Lombardia ammonta a 11.000 gigawatt, ovvero il 21% dell’intera produzione nazionale. È una grande soddisfazione, e la memoria va a quel 20 gennaio 1895, quando partì a Chiavenna la prima centrale idroelettrica, mentre a Milano la prima centrale sarebbe arrivata solo 11 anni dopo: quel momento che segnò l’inizio di un flusso ininterrotto di produzione di energia fino ai giorni nostri”. Così Giampaolo Pozzoli, presidente della Siec (Società per l’illuminazione elettrica in Chiavenna) ha introdotto il suo intervento a “Energia del territorio, energia per il territorio”, incontro organizzato a Cascina Triulza-Expo Milano 2015 da Federconsumo-Confcooperative.
“Non siamo venuti a Expo per caso – sottolinea Pozzoli – perché “l’energia per la vita” è anche quella prodotta nelle valli alpine, e se qui si difende la biodiversità noi chiediamo che questo concetto venga esteso al nostro settore, dove è altrettanto necessaria una difesa responsabile”.
“La liberalizzazione del mercato ha portato risultati opposti alle previsioni – conclude Pozzoli – noi lo abbiamo visto a Sondrio dove i produttori sono passati da 3 a 2. Sembra che si vada verso il monopolio, e i più grandi attacchi alle cooperative non vengono da dinamiche di mercato come si vuol fare credere ma dall’introduzione di nuove leggi che non considerano gli aspetti strutturali e locali delle cooperative”.
