Anche l’Italia, finalmente, ha agganciato l’inversione di tendenza. Nel 2015 la crescita del Pil arriverà a +0,8%. Nel 2016 e nel 2017 la crescita dovrebbe restare ancora contenuta con un pil a +1%. E' quanto emerge dal 'Rapporto Macro sulle prospettive dell’Economia italiana 2015-2017' del Ref - Confesercenti che è stato presentato oggi in occasione del Meeting di Confesercenti a Perugia. Dopo il 12,7% del 2014, stima il Ref, il tasso di disoccupazione nel 2015 e nel 2016 si dovrebbe attestare al 12,3%. Nel 2017 dovrebbe scendere al 12,2%.
La ripresa, per ora, rilevano Ref e Confesercenti, "è guidata principalmente dalla spesa delle famiglie, che include anche i consumi turistici". Questo è un effetto anche della caduta del prezzo del petrolio, che ha portato ad un azzeramento dell’inflazione interna, favorendo la crescita del potere d’acquisto dei consumatori.
In secondo luogo, i margini a disposizione della politica di bilancio, per quanto limitati, "sono stati spostati soprattutto a favore delle famiglie, in particolare attraverso il cosiddetto 'bonus fiscale', di cui hanno beneficiato i redditi dei lavoratori dipendenti a reddito medio-basso. Pure le esportazioni hanno iniziato a recuperare, soprattutto quelle del settore dei mezzi di trasporto, anche se le prospettive sono divenute decisamente più incerte dopo il deterioramento delle prospettive delle economie emergenti".