"In Italia abbiamo scienziati molto validi nell'ambito della settore medico-biotecnologico, ma i brevetti sono un terzo rispetto alla media Ue. C'e' qualcosa che non funziona: manca un 'ponte' tra le idee e la concretezza di un progetto imprenditoriale. Per questo abbiamo puntato sull'esperimento 'BioUpper' per costruire questo ponte". Lo ha affermato Guido Guidi, Head Pharma Europe Novartis, presentando a Roma 'BioUpper', il progetto Novartis Italia e Fondazione Cariplo per sostenere le start-up di giovani scienziati del settore medico-biotecnologico.
"Se fossimo in grado di coagulare - aggiunge Guidi - di più le istituzioni e trasformare il progetto in un movimento, con 300 mln di investimento iniziale potremmo generare, in pochi anni, fino a 3 mld di euro. Al Governo diciamo che non può esserci pero' solo il privato in questa azione - conclude - Inoltre i finanziamenti devono andare dove ci sono soggetti che meritano e che sono selezionati per le loro capacita'".