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Statali, entro marzo al via stagione contrattuale

Statali, entro marzo al via stagione contrattuale
24 febbraio 2017 | 16.48
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Entro marzo potrebbe essere riavviata la stagione contrattuale per i 3,2 milioni di dipendenti pubblici, secondo quanto apprende l'AdnKronos da fonti ministeriali. Una tabella di marcia che segue l'annuncio di ieri del ministro per la Funzione pubblica Marianna Madia, pronta a mandare l'atto di indirizzo all'Aran ora che il Testo unico ha avuto il via libera dal Cdm. Dunque, si spiega, è "presumibile che entro marzo arrivi la direttiva".

Lo sblocco dei contratti fermi da 7 anni è una partita che, in termini di cifre, si gioca su un aumento medio lordo di 85 euro al mese, come stabilito dall'accordo firmato il 30 novembre tra Madia e Cgil Cisl e Uil il 30 novembre. Ma le trattative saranno complesse perché le risorse scarseggiano, come ha sottolineato lei stessa ieri precisando che "manca un altro stanziamento che faremo nella prossima legge di bilancio".

Al momento, per dare lo 'start' alla partenza manca il Dpcm che deve 'spacchettare' le risorse dal Fondo del pubblico impiego della legge di bilancio di quest'anno che ha stanziato 1,9 miliardi per il 2017 e 2,6 miliardi per il 2018. Il governo Renzi si era impegnato a destinare per il settore sicurezza, Difesa e forze dell'ordine circa 1,12 miliardi nel biennio ma su questa operazione incombe la manovra correttiva da 3,4 miliardi chiesta da Bruxelles.

La parte prevalente del Fondo per il pubblico impiego, come ha affermato Madia, "andrà al contratto dei dipendenti pubblici". Le risorse sono destinate ai rinnovi contrattuali e ai miglioramenti economici dei dipendenti delle amministrazioni statali, alle assunzioni di personale a tempo indeterminato nelle amministrazioni dello Stato, compresi corpi di polizia, Vigili del fuoco, agenzie fiscali. Viene anche prorogato al 2017 il bonus di 80 euro al personale non dirigenziale dei corpi di polizia, vigili del fuoco e forze armate per le attività legate alle accresciute esigenze di sicurezza.

Una quota dei fondi inoltre, 140 milioni di euro per il 2017 e 400 a decorrere dal 2018, è destinata al ministero dell’Istruzione e dell’Università per il rafforzamento dell’autonomia scolastica e l’incremento di organico necessario. Solo 300 milioni, come è noto, sono stati stanziati per i rinnovi nel 2016.

Intanto all'Aran scaldano i motori, anche se appare ancora in alto mare il contratto quadro sui distacchi e permessi sindacali da distribuire nei quattro nuovi comparti del pubblico impiego per il triennio 2016-2018. Un accordo fondamentale per definire gli istituti che consentono ai lavoratori delegati di svolgere l'attività sindacale.

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