Chiusura in flessione per le Borse europee alla vigilia dell'intervento del presidente della Fed, Janet Yellen, davanti alla commissione economica del Congresso Usa. Se il dollaro non ferma la corsa, il petrolio torna a seguire il trend rialzista nella speranza che l'incontro informale tra i rappresentanti di Arabia Saudita e Russia possa fare da premessa a un vero accordo in sede Opec sui livelli produttivi.
A Piazza Affari l'indice Ftse Mib cede lo 0,73% a 16.560 punti, lo spread tra Btp e Bund sale a quota 173 con un rendimento del decennale del 2,05%. In rosso Francoforte -0,66%, Londra -0,63% e Parigi -0,78%. Sul listino principale di Milano male il comparto bancario (-2,61%): vendite su Bpm -4,72%, Banco Popolare -4,26%), Unicredit a 2,102 euro (-4,19%) e Ubi Banca -3,95%. Pesante Mps -2,34% a 0,245 euro; in rosso Intesa Sanpaolo (-1,86% a 2,114 euro) che ha annunciato l'avvio del percorso di cessione della quota del 50% detenuta in Allfunds.
In flessione Generali a 11,60 (-1,19%) sul timore legato all'esposizione in obbligazioni di Mps che dovrebbe portare l'istituto, con la conversione dei titoli legata al processo di rafforzamento patrimoniale, a detenere una partecipazione di rilievo di Rocca Salimbeni. Tra i titoli in rialzo le utility come A2A +1,17% e Italgas +1,20%; scatto per Leonardo-Finmeccanica +1,31% sostenuto dai nuovi ordini per Atr. Maglia rosa per Fca +2,18% a 7,03 euro che respinge le accuse per le emissioni eccessive del Ram Dodge.
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