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Un Paese di volontari: 6,63 milioni di italiani si dedicano a una causa

11 febbraio 2015 | 12.56
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Solo il Wwf conta su una rete di circa 1.500 volontari attivi in tutti gli ambiti e 300 guardie nazionali “che non si fermano davanti a niente”, spiega Donatella Bianchi, presidente del Wwf Italia.

Una guardia volontaria del Wwf
Una guardia volontaria del Wwf

Circa un italiano su otto svolge attività gratuite a beneficio di altri o della comunità. In Italia il numero di volontari è stimato in 6,63 milioni di persone: sono 4,14 milioni i cittadini che svolgono la loro attività in un gruppo o in un’organizzazione e tre milioni si impegnano in maniera non organizzata. Lo rileva il report dedicato al lavoro volontario, frutto della convenzione stipulata tra Istat, la rete dei Centri di Servizio per il Volontariato e la Fondazione Volontariato e Partecipazione.

Più diffusi al Nord (nel Nord-est il tasso di volontariato totale più elevato, 16%, mentre il Sud si ferma all'8,6%), sono più uomini che donne (13,3% contro 11,9%) e appartengono prevalentemente alla classe di età 55-64 anni (15,9%). La percentuale di chi presta attività volontarie cresce con il titolo di studio: il 22,1% di coloro che hanno conseguito una laurea ha avuto esperienze di volontariato contro il 6,1% di quanti hanno la sola licenza elementare. I più attivi risultano gli occupati (14,8%) e gli studenti (12,9%).

Tra chi non fa volontariato da solo, oltre 4 persone su 10 svolgono la propria attività attraverso organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e Onlus. Il 24,3% invece presso organizzazioni religiose, il 15,8% presso associazioni culturali e sportive e il 9,2% in comitati, movimenti e gruppi informali. Esiste, anche se raro, lo svolgimento dell’attività volontaria presso partiti e sindacati (3,2%).

Solo il Wwf Italia conta su una rete di circa 1.500 volontari, attivi in tutti gli ambiti: dalle azioni sul campo, alla relazione con le istituzioni per la tutela del territorio, alla testimonianza dei valori e degli obiettivi dell'associazione. Tra questi, “un compito speciale viene svolto dalle guardie volontarie del Wwf: donne e uomini appassionati, competenti e coraggiosi che non si fermano davanti a nessun ostacolo", dichiara Donatella Bianchi, presidente del Wwf Italia.

"Grazie a loro - sottolinea la presidente del Wwf Italia - vengono salvati da ogni genere di crimine luoghi, animali, diritti delle persone e, soprattutto, vengono difesi i diritti di chi non ha voce e possibilità di difendersi: la natura, gli animali, le piante".

Guardie volontarie particolarmente attive nelle aree più "calde" del bracconaggio. Ma chi sono questi "angeli dell'ambiente"? Si tratta di veri e propri pubblici ufficiali, armati solo di radio, trasmittenti, binocoli, macchine fotografiche, carta e penna, computer e cellulari, che hanno svolto almeno un anno di attivismo nell’associazione e seguito specifici corsi di preparazione con superamento di esami. Sono oltre 300, distribuiti sul territorio nazionale con 50 nuclei attivi, dalle valli bresciane allo Stretto di Messina.

Ogni anno dedicano oltre 55mila ore alla difesa dell’ambiente, con migliaia di accertamenti di violazioni ambientali e centinaia di mezzi illeciti di caccia recuperati in oltre 20 anni di attività volontaria.

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