"L'obiettivo massimo non deve essere solo vincere il campionato e arrivare tra le prime 3, è un obiettivo grande ma rispetto al calcio europeo è piccolo, limitato. La squadra, la società e i tifosi devono avere questo obiettivo, diventare una squadra di livello europeo". Trovare una dimensione europea consolidata e risalire la china in campionato, è questo il doppio binario su cui si deve muovere la Juventus come ha ricordato il tecnico bianconero, Massimiliano Allegri, nella conferenza stampa della vigilia del match contro il Palermo.
"Un conto è confrontarsi nel campionato italiano e un conto è in Champions, sono due competizioni completamente diverse -prosegue l'allenatore livornese forte del successo di mercoledì in Champions contro il Manchester City- L'atteggiamento è quello che fa la differenza, non è una questione di moduli altrimenti rimaniamo molto limitati. Guardando le squadre europee, più che moduli hanno grandi giocatori con qualità tecniche che fanno la differenza".
"Dobbiamo crescere a livello europeo e credo che lo abbiamo fatto, per giocare in Europa ci vuole molta tecnica, quella dell'altro giorno è stata una bella gara sotto il punto di vista del risultato contro una squadra piena di campioni ma si deve ancora migliorare molto se volgiamo giocarci gli ottavi, speriamo da primi della classe, ed evitare squadre superiori alle altre come Barca e Bayern senza togliere niente al Real".
Dall'Europa si torna al campionato con la concentrazione massima per la sfida del Barbera contro il Palermo: "Sarà una partita molto difficile che andrà aggredita, troveremo un ambiente con 30-40mila tifosi che spingeranno il Palermo a battere la Juve. Dovremo andar giù con la stessa cattiveria calcistica e con una buona tecnica, sarà una partita molto complicata. Non bisogna abbassare la tensione in campionato dove siamo indietro, dobbiamo trovarci in una posizione migliore dando continuità ai risultati fino a Natale altrimenti rimaniamo nel limbo del 5-6 posto".
Sul cammino bianconero Allegri è positivo: "Veniamo da tre vittorie in campionato e da una qualificazione in Champions che era il nostro secondo obiettivo dopo la Supercoppa. In campionato abbiamo avuto difficoltà ma ora la squadra sta meglio, gioca meglio con una maggior attenzione -prosegue il mister nella conferenza stampa della vigilia a Vinovo-. Abbiamo avuto infortuni importanti a metà campo ma sono rientrati giocatori come Marchisio e Khedira che hanno un certo spessore. Davanti siamo migliorati, siamo cresciuti fisicamente e come condizione atletica. Siamo migliorati a livello tecnico ed i conseguenza è migliorata la squadra. I risultati aiutano a lavorare meglio".
Infine sul tormentone Morata. "Una grande squadra deve avere degli ottimi e grandi giocatori: davanti abbiamo 4 giocatori importanti come Dybala, Mandzukic, Zaza e Morata, più di due però non possono giocare. Morata è stato fuori due partite ma non vuol dire niente, possono star fuori anche Dybala o Mandzukic. Ci sono 50 partite e non possiamo pensare che giochino sempre gli stessi, Anche nelle altre squadre ci sono grandi giocatori che stanno fuori".
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