Niente espulsione per l'immigrato irregolare se convive. Parola di Cassazione che, applicando la legge 76 del 20 maggio scorso sulle unioni civili, ha evidenziato che "la convivenza dello straniero con una cittadina italiana riconosciuta con contratto di convivenza disciplinato dalla legge" in questione "è ostativa all'espulsione a titolo di misura alternativa alla detenzione".
Applicando questo principio, la Suprema Corte ha accolto il ricorso di un immigrato senza permesso di soggiorno perché "l'applicazione normativa non può ignorare" la legge sulle unioni civili "giustamente accolta dall'opinione pubblica, dagli operatori e dai teorici del diritto come disciplina epocale, con la quale sono state riconosciute dall'ordinamento statuale e disciplinate positivamente le unioni tra persone dello stesso sesso e, con esse, anche quelle di fatto tra eterosessuali". Ci sarà un nuovo esame davanti al Tribunale di Torino.