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Auto, Margiotta e Di Maulo (Confsal): "Mobilitazione e sciopero il 18 a difesa settore

Auto, Margiotta e Di Maulo (Confsal):
26 settembre 2024 | 17.54
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"All’Europa chiediamo di meglio definire le tempistiche per la transizione ecologica tenendo conto della Net Zero e di misure volte a bloccare l’importazione in dumping di prodotti cinesi e incentivi al mercato che favoriscano l’accesso ai modelli più evoluti tecnologicamente alle fasce sociali meno abbienti e di prolungare i tempi dell’entrata in vigore della decarbonizzazione dei motori". Ad affermarlo sono il segretario generale di Fismic Confsal Roberto Di Maulo dopo che Fismic Confsal, Aqcfr e Uglm hanno proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori del settore automotive indicendo 8 ore di sciopero per il giorno 18 ottobre 2024. Per agevolare la partecipazione dei lavoratori sono previste manifestazioni nelle 8 città dove sono presenti i principali siti produttivi del settore.

Al Governo italiano, sottolinea Di Maulo, "chiediamo misure urgenti in campo di strumenti di protezione sociale, in quanto gli ammortizzatori sociali esistenti stanno per esaurirsi e questo comporterebbe un disastro sociale di proporzioni inaudite, specialmente nelle aziende della componentistica per le quali andrebbe tolta in questa fase la tassa del 20% quando si utilizzano gli ammortizzatori. Sollecitiamo, inoltre, al Governo di convocare in tempi stretti una riunione conclusiva in cui tutti gli attori coinvolti, comprese le organizzazioni sindacali, impegnino Stellantis ad aumentare la produzione nazionale di autoveicoli con l’obiettivo di raggiungere 1 milione di veicoli l’anno, consapevoli inoltre che non in questa fase l’ingresso di un secondo produttore cinese, rischia di essere sostitutivo e non aggiuntivo alla produzione italiana di Stellantis".

A Stellantis, aggiunge, "sollecitiamo di accelerare il ciclo di investimenti previsti soprattutto per Mirafiori, Melfi, Pomigliano e Cassino, riteniamo che non si possa attendere il 2026 per avere i nuovi modelli. Inoltre chiediamo che i nuovi modelli previsti solo come elettrici siano prodotti anche come ibridi. Va definita la missione produttiva dello stabilimento di Atessa, ex Sevel, e va fatta chiarezza nel rapporto con la componentistica e con gli stabilimenti che producono parti meccaniche. Analogamente per quanto riguarda R&D e tutti gli uffici tecnici vanno definite missioni precise. Per quanto riguarda la Gigafactory di Termoli, Acc deve confermare l’investimento previsto e il Governo si deve impegnare a garantire lo stanziamento dei fondi come da programma originario".

La Confederazione, sottolinea il segretario generale Confsal Angelo Raffaele Margiotta, "si mobilita a sostegno della difficile battaglia che vede impegnata la Federazione Fismic Confsal sulle problematiche del settore automobilistico e relativo indotto in grandi difficoltà".

Spiace però constatare, aggiungono i due segretari , "che in questo delicato frangente, nel quale il confronto tra le parti è giunto ad un punto di snodo decisivo e richiede una forte unità d’azione dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali, le sigle confederali abbiano invece voluto distinguersi, indicendo per conto loro una sola manifestazione a livello nazionale a discapito della partecipazione dei lavoratori direttamente interessati che avranno certamente difficoltà a spostarsi così lontano dai propri luoghi di lavoro".

"Rompendo l'unitarietà sindacale con la quale si era positivamente proceduto per mesi, essi indeboliscono il fronte sindacale e dimostrano di voler perseguire un disegno politico e non gli interessi dei lavoratori", concludono Di Maulo e Margiotta.

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