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Coronavirus

Covid India, corre il contagio: Paesi in soccorso

Paese in ginocchio per una nuova ondata di coronavirus. Da Gb, Germania e Usa in arrivo ossigeno, ventilatori e materiale sanitario. Ue pronta a sostegno

Afp
Afp
26 aprile 2021 | 11.34
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Per contrastare l'ondata di Covid in India e scongiurare la diffusione del virus, Germania, Gran Bretagna e Usa promettono aiuti alla sanità e alla popolazione in tempi rapidi. Nei prossimi giorni Berlino invierà infatti ossigeno medicale e materiale sanitario nel Paese dove la situazione è sempre più drammatica, con 353mila casi di coronavirus registrati in solo 24 ore. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri tedesco, Heiko Maas, in un'intervista al 'Rheinische Post'.

"La seconda ondata attualmente sta colpendo l'India con una potenza senza precedenti. E' stato giusto agire rapidamente per fermare l'ingresso della nuova variante in Germania", ha proseguito Maas, riferendosi alle misure adottate dal governo tedesco. Da oggi le persone in arrivo dall'India potranno entrare in Germania solo presentando un test con esito negativo e dovranno restare in quarantena per 14 giorni. Maas ha aggiunto che la Germania farà il massimo per aiutare l'India a superare questa fase di emergenza.

Anche il governo britannico farà "il possibile per alleviare la sofferenza" dell'India, ha dichiarato il ministro britannico della Difesa, Ben Wallace, in un'intervista a 'Sky News'. "Il Regno Unito invierà in India ventilatori e ossigeno, cose che sono davvero necessarie in questo momento - ha affermato - La pressione sugli ospedali in India sta diventando insostenibile e faremo la nostra parte per assicurarci che i nostri amici in India ricevano tutto il supporto possibile. Se ricordate, abbiamo commissionato un numero enorme di ventilatori per alleviare la pressione sui nostri ospedali: è giusto condividerli ed aiutare l'India nel momento del bisogno". "Se necessario, metteremo a disposizione aerei militari o noleggeremo altri aerei: faremo tutto il possibile per alleviare le loro sofferenze", ha aggiunto.

E ieri gli Stati Uniti hanno promesso di "distribuire rapidamente" aiuti all'India. “I nostri cuori sono rivolti al popolo indiano nel mezzo dell'orribile pandemia di Covid-19 – ha scritto su Twitter il segretario di stato americano, Antony Blinken - Stiamo lavorando a stretto contatto con i nostri partner nel governo indiano e forniremo rapidamente ulteriore supporto al popolo indiano e agli eroi dell'assistenza sanitaria dell'India".

Nel frattempo, in un discorso alla nazione, il primo ministro indiano Narendra Modi ha detto che il paese è stato profondamente scosso da una travolgente seconda ondata. Per combattere il virus bisognerebbe dare priorità alle prove scientifiche, ha aggiunto, ma unita “l’India uscirà presto da questa crisi”.

Von der Leyen: "Ue pronta al sostegno"

"Allarmati dalla situazione epidemiologica in India. Siamo pronti a sostenere. La Ue sta mettendo insieme risorse per rispondere alla richiesta di assistenza dell'India attraverso il meccanismo di protezione civile europea. Siamo pienamente solidali con l'India", così ieri su Twitter la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

Governo sotto accusa

Malati, alcuni dei quali in fin di vita, respinti dagli ospedali. E comizi affollati, con il primo ministro che si rivolge agli elettori. E' il governo di Nuova Delhi a essere sotto accusa in India nel pieno dell'emergenza Covid, come si legge in un editoriale su Asian Age a firma dell'esponente del Partito del Congresso ed ex parlamentare Manish Tewari. ''La totale negligenza, unita all'arroganza, ha indotto i governi, sia quello centrale che alcuni dei vari stati, ad abbassare la guardia'', si legge nell'editoriale, che parla di un ''incubo per l'India, colpita nelle ultime settimane dalla pandemia con tutta la sua furia''.

''La cosa peggiore è che persino le cremazioni e le sepolture non sono in grado di affrontare l'afflusso di cadaveri e i numeri dei morti vengono letteralmente falsificati. Le persone vengono cremate su piattaforme improvvisate installate su marciapiedi pubblici'', per cui ''la dignità viene negata anche nella morte'', ha aggiunto. Tewari invita anche a un mea culpa, sottolineando come in India ci sia ''un intrinseco senso di fatalismo (è tutto nelle mani di Dio) che ci fa gettare al vento ogni tipo di cautela''. E riflette sul fatto che molti ''sono destinati a giocare alla roulette russa, perché la scelta è tra la morte per fame o la morte per virus''.


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