Accusata di violare la legge islamica che proibisce di assistere a match maschili, la giovane attivista anglo-iraniana è detenuta nel carcere di Teheran. Su Fb migliaia di richieste di liberazione, su Twitter l'’hashtag #FreeGhonchehGhavami
L’accusa? Aver tentato di entrare nel palazzetto dello sport di Teheran in cui si disputava la partita di volley maschile Iran-Italia. Nella Repubblica islamica persiana, infatti, vige una legge che vieta alle donne di assistere ai match in cui in campo ci sono uomini.
E così Ghoncheh Ghavami, giovane anglo-iraniana di 25 anni, residente a Londra, è da due mesi rinchiusa in un carcere, dopo essere stata arrestata lo scorso 20 giugno, all’esterno dello stadio Azadi, dove era in compagnia di alcune attiviste per i diritti delle donne.
Inizialmente Ghonchen era stata rilasciata, ma quando era tornata in centrale di polizia per recuperare il cellulare era stata nuovamente fermata e rinchiusa nel penitenziario Evin di Teheran, dove ci sono i detenuti politici.
Ghonchen ha fatto sapere ai suoi, che vivono a Londra, di essere stata tenuta in isolamento per 41 giorni.
Ora a favore di Ghoncheh si sta mobilitando la Rete. In tanti ne chiedono la liberazione, su Fb, la pagina dal titolo "Free Ghoncheh Ghavami" ha già migliaia di 'mi piace', mentre su Twitter è stato lanciato lanciato l’hashtag #FreeGhonchehGhavami.
Anche Amnesty international si è mossa, chiedendone l'immediata liberazione.