cerca CERCA
Sabato 04 Maggio 2024
Aggiornato: 08:34
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Israele-Hamas, Vali Nasr: "Non è ancora guerra su larga scala, a Iran non conviene"

Parla lo studioso iraniano-americano ed ex consigliere di Obama per il Medio Oriente

Il luogo dell'esplosione a Kerman
Il luogo dell'esplosione a Kerman
05 gennaio 2024 | 16.33
LETTURA: 2 minuti

Gli attacchi 'chirurgici' di Israele in Libano e in Siria, quelli degli Stati Uniti a Baghdad, i missili lanciati dagli Houthi contro le navi nel Mar Rosso, fino alla strage di Kerman rivendicati dall'Is. Gli effetti della guerra a Gaza hanno trasformato in pochi mesi il Medio Oriente in una polveriera. Ma "queste azioni sono ancora sotto il livello di conflitto su larga scala. Entrambe le parti utilizzano questo genere di azioni per scoraggiare l'altra e mostrare la propria volontà di combattere se si dovesse arrivare a ciò", spiega in un'intervista all'Adnkronos il noto studioso iraniano-americano ed ex consigliere di Obama per il Medio Oriente, Vali Nasr, nel giorno dei funerali delle vittime dell'attentato in Iran.

Durante la cerimonia funebre, sia il presidente iraniano Ebrahim Raisi, che il capo dei Guardiani della Rivoluzione, Hossein Salami, hanno promesso che la Repubblica islamica vendicherà "il sangue dei martiri". Nella retorica di Teheran il politologo della Johns Hopkins University legge un'"ambiguità". Ufficialmente, ragiona "l'Iran non ha nominato alcun responsabile dell'attacco e lo ha definito un attacco terroristico. Non è quindi obbligato a reagire contro gli Stati Uniti o Israele. Ha detto che si vendicherà, ma non ha detto contro chi e quando. L'ambiguità è utile a Teheran poiché non la costringe ad agire immediatamente".

Nasr ritiene che in questo momento l'Iran non stia cercando una guerra "allargata" o uno scontro diretto con gli Stati Uniti o Israele. "Una guerra del genere sarebbe costosa. Le circostanze attuali servono al meglio agli interessi strategici dell'Iran. Una guerra estesa non lo farebbe", afferma Nasr, secondo cui la Repubblica islamica "sta mantenendo la pressione sugli Stati Uniti e su Israele a un livello inferiore di attacchi. Tuttavia - conclude - l'Iran si sta preparando nel caso in cui anche gli Stati Uniti e/o Israele decidessero di allargare la guerra al Libano o allo Yemen o di prendere di mira l'Iran in modo più diretto in Iraq o perfino all'interno dell'Iran stesso. Una guerra estesa potrebbe diventare inevitabile ed entrambe le parti potrebbero provocarla".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza