Intervento in tre fasi e a diverse scadenze per restaurare i 581 siti colpiti dal sisma del 25 aprile scorso, secondo quanto annunciato dal ministro della Cultura
Salvaguardare e restaurare i siti archeologici danneggiati: in Nepal, a tre settimane dal terribile sisma che ha provocato più di 8500 vittime, la ricostruzione parte dalla più antiche radici culturali e archeologiche del Paese.
Ai 137 siti nepalesi rasi al suolo e ai 444 danneggiati sarà infatti destinato un piano in tre fasi, ha scritto il quotidiano locale "The Rising Nepal", riportando l'annuncio del ministro per la Cultura, il turismo e l'aviazione civile, Deepak Chandra Amatya. Un piano che prevede interventi di restauro e recupero a breve, medio e lungo periodo, presentato durante l'incontro organizzato dalla commissione parlamentare per le Relazioni internazionali e il lavoro per tracciare un bilancio dei danni arrecati dal terremoto dello scorso 25 aprile e dalle successive scosse di assestamento e per studiare piani di intervento.
Per il presidente della commissione, Prabhu Shah, la priorità è di proseguire il monitoraggio dei danni riportati e intensificare le operazioni di recupero dei reperti scomparsi, perché per i lavori di ricostruzione sarà necessario il feedback degli esperti.