"Siamo convinti dei punti fermi imprescindibili, ascoltiamo nel merito e nel metodo. Non accetto che qualcuno chiami autoritario chi non la pensa come lui". Lo ha spiegato Matteo Renzi parlando di riforma all'assemblea dei senatori del Pd e premettendo: "Le riforme sono vittorie straordinarie".
Il premier è entrato nel merito dei singoli punti della riforma messa a punto dal governo e ora in discussione a palazzo Madama: "L'Italicum introduce per la prima volta il ballottaggio che fa chiarezza; l'abolizione del Cnel è un punto condiviso", è stata la premessa. "ll fatto che il Senato si batta per abolire il bicameralismo perfetto é un punto di forza, c'è consenso anche sul no alla fiducia e sul no al voto di bilancio -ha spiegato il presidente del Consiglio-. Resta il tema della composizione: i 21 li rivendico, ma vedo che vengono considerati un'idea sbagliata. Obbediva all'idea di un Senato non solo come Bundesrat. Ma ne prendo atto".
Il premier ha sottolineato che "la composizione paritetica tra regioni e sindaci sarebbe stata un valore, l'avrei preferita, è coerente con la storia. Ma è un punto su cui possiamo discutere. Si può operare un riequilibrio". (segue)