"Per Putin la guerra in Ucraina serviva a consolidare consenso interno ma protesta sociale cresce"
La richiesta della Procura di Mosca di 13 anni di carcere per il dissidente Alexei Navalny "è la conferma del carattere repressivo e autoritario del regime di Putin, che stringe sempre più la morsa nei confronti degli oppositori". Lo dice all'Adnkronos il presidente della commissione Esteri della Camera, Piero Fassino.
"Nonostante ciò -prosegue- ,come si è visto, cresce nella società russa la protesta nei confronti della guerra in Ucraina, contrariamente a quello che era l'obiettivo di Putin, ossia consolidare, con la guerra, il consenso interno. E' l'ennesima conferma di una gestione autocratica e repressiva" da parte del presidente russo. (di Cristiano Fantauzzi)