"Calenda ha detto a Ballarò che non faremo le Europee insieme"
"Credo anch’io come Marattin che i contenuti siano gli stessi, ed è su questo che è nato il terzo polo, ma il problema non sono certo i contenuti. Le questioni aperte sono altre: la prima sono le prospettive future, la seconda è la fiducia reciproca. Calenda ha detto a Ballarò che non faremo le Europee insieme". Così Ivan Scalfarotto, senatore Iv, interviene con l'Adnkronos in vista delle riunioni del gruppo Italia Viva-Azione la prossima settimana quando saranno decise le sorti del Gruppo parlamentare alla Camera e in Senato.
"Io ho sin qui lavorato molto bene con i colleghi di Azione nel gruppo al Senato e continuerei davvero molto volentieri a lavorare con loro (anche per onorare l’impegno che abbiano preso con gli elettori) ma diventa difficile se non c’è fiducia interpersonale, se ci sono frequenti attacchi come quelli dell’ultima puntata di Ballarò, e se da Azione - rimarca Scalfarotto - si dice apertamente che l’attività politica comune non continuerà".
"Che senso hanno i gruppi comuni se non solo non si arriva a un partito unico, ma se addirittura saremo in competizione gli uni contro gli altri alle prossime Europee? Come si fa a fare attività parlamentare comune se poi si andrà in campagna elettorale da concorrenti? Io credo - prosegue - che questo sia il tema: i contenuti comuni bastano forse a fare una società di consulenza, non sono invece sufficienti da soli per fare politica insieme. Spero dunque che da Azione possano arrivare presto rassicurazioni effettive su questi due punti: fiducia e rispetto da un lato e prospettive future dall’altro", conclude. (di Roberta Lanzara)