Tradizione e modernità si fondono in 'Contemporary Tango', il racconto di umane passioni strette nell’abbraccio sensuale di una musica eterna. Lo spettacolo, firmato dalla coreografa e regista Milena Zullo per i danzatori del Balletto di Roma, ritorna nella capitale dal 21 al 26 novembre, al Teatro Vittoria, dopo anni di successi e tournèe.
Attraverso le musiche di Astor Piazzolla e il linguaggio della danza contemporanea, dunque, 'Contemporary Tango' vuole portare in scena e raccontare il 'tango sociale', un ballo amatissimo, non solo nelle balere del sud America, ma in tutto il mondo. Un segnale di globalizzazione forte, potente, secondo la giovane regista e coreografa romana, che in ogni ambito contamina, unisce e condivide.
Nella versione coreografica di Milena Zullo (protagonisti accanto al Balletto di Roma i 'tangueri' Marco Evola e Laura Mommi), il 'tango sociale' non è più vissuto come un ballo dai passi tipici e riconoscibili, ma come la 'narrazione' di un modo di sentire talmente diffuso da attraversare tutti i continenti della terra.
L’opera creata per il Balletto di Roma sperimenta, tra l'altro, una nuova contaminazione tra il linguaggio contemporaneo e il 'minimalismo' un incontro tra corpi, che fonde il codice popolare del celebre 'baile' con quello più ricco e variegato del balletto.
Il tango colma bisogni, ma anche sogni, desideri, aspettative, oblii attraverso un rito antico che si consuma e si dipana sempre identico a se stesso, all'interno di una sala da ballo di una milonga. Scandisce codici comportamentali, suggerisce il ritmo e la forma della danza. L'uomo e la donna riscoprono se stessi nel rapporto con l'altro.