''Visto che conosce Napoli ed è stato anche a Scampia, a Mario Balotelli la prossima volta suggerirei di scrivere alla napoletana: 'un abbraccio circolare'. Dobbiamo stare tutti attenti alle parole...''. Don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano (Napoli), tra i simboli della lotta ai roghi illegali di rifiuti tossici nella 'Terra dei fuochi', commenta così, con l'Adnkronos, l'ultima provocazione di Mario Balotelli che nella notte su 'Instagram' ha pubblicato una sua foto, poi rimossa, che lo ritrae con in braccio un fucile puntato. Sotto allo scatto, le parole: "Un grande bacio a chi mi odia".
''A me piace solo la prima parte di quel messaggio, quando Mario scrive 'un grande bacio' -spiega il prete anticamorra- e credo che soprattutto i calciatori debbano fare attenzione a ogni parola che dicono e a ogni gesto che fanno. Ci sono migliaia di giovani che li seguono e hanno una responsabilità incredibile soprattutto nei confronti delle tifoserie che inneggiano a loro come a degli idoli. Le parole vanno pesate una per una, e così anche le foto''.
''Ognuno deve esprimere le proprie idee -prosegue don Patriciello- ma deve farlo in maniera corretta, e senza provocare. I calciatori sono persone che hanno rievuto un bacio particolare dalla fortuna, e grazie a Dio possono avere tante cose che la gente comune non può permettersi. Nel Talmud c'è scritto che quando Dio creò il mondo, giocava. Torniamo alla bellezza del calcio -conclude- le altre cose lasciamole stare''.