Le difficili condizioni meteorologiche potrebbero spiegare il disastro aereo avvenuto nel nord del Mali alle prime ore di ieri mattina, anche se al momento nessuna ipotesi viene esclusa, come ha spiegato lo stesso presidente francese Francois Hollande dopo aver confermato l'avvistamento del relitto del velivolo di Air Algerie su cui si erano imbarcate 118 persone. "La sola cosa che conosciamo con certezza e' l'allarme meteo", aveva spiegato ieri sera il ministro degli Esteri Laurent Fabius citando le parole del pilota che aveva chiesto di poter effettuare un cambiamento di direzione "tenuto conto delle pessime condizioni meteorologiche".
Su quel fronte intertropicale, secondo i bollettini meteo, erano in corso "violenti temporali" "con importanti raffiche di vento" e una "forte attivita' elettrica". Condizioni nella norma per il periodo su quella zona. Normalmente pero', scrive le Figaro, gli aerei cercano di aggirare quella regione. L'agenzia europea per la sicurezza aerea assicura che gli aerei sono certificati per attraversare qualunque tipo di temporale.
Ma - sottolinea Jean-Claude Roumilhac, ex comandante e istruttore a Air France, citato dal Figaro - "anche gli aerei piu' moderni non sono fatti per" subire certe situazioni, quali importanti variazioni nella direzione di raffiche di vento molto violente su una breve distanza o i chicchi di grandine, che quando si trovano ancora all'interno della cellula temporalesca "possono raggiungere i tre chilogrammi di peso". (segue)