
Il dato emerge da un'indagine condotta dall'associazione impegnata da oltre mezzo secolo nella tutela dei diritti delle persone anziane, in occasione della Giornata internazionale degli anziani indetta dall’Onu
"Non abbiate paura di sbagliare, gli errori sono una parte preziosa del percorso futuro". E' questo il dato che emerge dall’indagine condotta da Associazione 50&Più, impegnata da oltre mezzo secolo nella tutela dei diritti delle persone anziane, in occasione della Giornata internazionale degli anziani, indetta dall’Onu, che ricorre oggi, 1° ottobre. Lo studio - dal titolo 'Senior, futuro e intergenerazionalità. Cosa pensano gli over 65 e cosa consiglierebbero ai giovani', condotto su un campione rappresentativo di senior italiani - restituisce un uno spaccato sulle attuali dinamiche sociali e sulle percezioni dell’avvenire.
Analizzando i dati, tre elementi si intrecciano in modo significativo: il consiglio di non avere paura di sbagliare (42,2%), l’insegnamento di imparare a dare il giusto valore alle cose (44,5%), e la consapevolezza che, alla fine, le difficoltà affrontate portano alla crescita personale (41,5%). Questi aspetti delineano un percorso evolutivo, che parte dal coraggio di mettersi in gioco, passa attraverso l’esperienza e l’errore, e conduce a una maturazione profonda.
I senior intervistati ci raccontano che è proprio attraverso le sfide e gli inciampi che si sviluppa la resilienza, si affina la capacità di discernere ciò che conta davvero, e si costruisce quella saggezza da trasmettere alle nuove generazioni. In questo senso, il loro vissuto diventa una risorsa preziosa per chi si affaccia al futuro con timore: un invito a vivere con fiducia, consapevolezza e autenticità. Alla domanda su cosa li abbia spaventati maggiormente in gioventù, la risposta più frequente è stata l’incertezza economica e la stabilità lavorativa (59,3%), seguita da pressione sociale (16,3%) e paura di non trovare il proprio posto nel mondo (13,6%). Solo il 10,8% ha indicato gli sviluppi geopolitici come fonte di timore.
I dati raccolti parlano di una generazione che ha vissuto le proprie ansie in modo profondo, ma che ha saputo trasformarle in una 'promessa di futuro'. Infatti, il 41,5% del campione afferma che le difficoltà affrontate hanno portato a una crescita personale, mentre il 22,5% ha imparato ad accettare le paure grazie alla saggezza maturata. Solo il 14,7% dice di aver trovato nel passato risposte per affrontare il presente, mentre il 21,3% ha riconosciuto che molte paure erano infondate.
Alla domanda 'Qual è, secondo lei, la principale differenza tra la percezione del futuro di un giovane e la sua?' il 46,9% degli intervistati ha risposto evidenziando come i giovani si concentrino sulle possibilità, mentre gli over 65 si affidino alle certezze. Il 32,2% vede nei primi un approccio al futuro carico di ansia, mentre nei secondi una serena accettazione.
Qual è, quindi, il consiglio che darebbero ai giovani? Il 42,2% suggerisce di non avere paura di sbagliare, perché gli errori sono una parte preziosa del percorso. Il 27,9% invita a fidarsi delle proprie capacità, mentre il 20,2% consiglia di concentrarsi sul presente, costruendo il futuro un passo alla volta. Solo il 9,7% propone di chiedere consiglio a chi ha più esperienza.