Attacco alla Flotilla, tornano i cortei pro Pal: a Torino occupati binari stazione Porta Susa

A Milano i partecipanti sono entrati in piazza Castello sulle note di 'Bella Ciao'

A Torino i manifestanti bloccano la stazione ferroviaria di Porta Susa - Adnkronos
A Torino i manifestanti bloccano la stazione ferroviaria di Porta Susa - Adnkronos
24 settembre 2025 | 21.05
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A due giorni dallo sciopero generale proclamato dai sindacati di base a sostegno del popolo palestinese, in alcune città sono ripartiti i cortei per manifestare dopo l’attacco alla Global Sumud Flotilla. La protesta è nata in risposta a quanto avvenuto nelle acque internazionali al largo di Creta, dove l’imbarcazione umanitaria diretta a Gaza è stata colpita da droni.

Torino

Dopo quasi un’ora e mezza di occupazione dei binari, i manifestanti pro Palestina partiti nel tardo pomeriggio da piazza Castello, hanno lasciato, sempre in corteo e sventolando bandiere palestinesi, la stazione ferroviaria di Torino Porta Susa intonando diversi cori, da ‘Free Palestine’ a ‘Torino sa da che parte stare, Palestina libera dal fiume fino al mare’. Prima di lasciare i binari, hanno cantato ‘Bella ciao’ sulle note di alcuni tamburi. Intanto per venerdì alle 18 è stata annunciata un’assemblea aperta al campus Einaudi per ‘organizzare la solidarietà’

Oltre un migliaio di manifestanti ha raggiunto la stazione e, dopo aver attraversato i binari, ha bloccato un convoglio con lo slogan 'Intifada pure qua se non cambierà'. Durante l’occupazione dei binari, sono stati imbrattati anche i muri della stazione con scritte in rosso e nero. Tra queste si legge ‘Morte al sionismo’, ‘Gaza Free’, ‘Infuria, difendi, ribellati’ mentre alcuni manifestanti hanno tentato di affiggere sul treno fermo in stazione alcuni manifesti con la scritta ‘Giu’ le mani dalla Global Sumud Flotilla’. Scanditi anche slogan contro il premier Giorgia Meloni e il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini e su un muro della stazione il nome della presidente del Consiglio inserito in quella che sembra la riproduzione di un mirino. Almeno 5 convogli di Alta velocità sono stati limitati alla stazione di Torino Stura, mentre oltre una decina di regionali sono stati dirottati verso altre stazioni.

"Quella iniziata lunedì è una mobilitazione permanente, lunedì è stata una piazza incredibile e adesso non dobbiamo essere da meno", hanno scandito i manifestanti dal megafono. "Il popolo italiano si è davvero svegliato con una coscienza e non si fermerà davanti a niente, non scenderemo al compromesso. Non ci prenderanno in giro, non basta mandare una nave ad aiutare, bisogna smettere di vendere armi a Israele. Il popolo italiano non accetta le ipocrisie”, hanno aggiunto poco prima di partire in corteo per le vie del centro di Torino.

Milano

Al presidio Cub di Milano, partito in corteo da piazza della Scala a Milano, i partecipanti sono entrati in piazza Castello sulle note di 'Bella Ciao'. Scanditi alcuni slogan "se non cambierà Intifada pure qua" e "Netanyahu criminale".

I manifestanti hanno espresso solidarietà alla Flotilla e chiesto il rilascio dei giovani fermati durante gli scontri di lunedì scorso. "Se non cambierà bloccheremo la città", lo slogan scandito. Bandiere della Palestina al vento e uno striscione che definisce "Meloni complice del genocidio". Cori decisi contro Netanyahu definito "assassino" e Israele apostrofato "criminale". Dal microfono inviti alla "mobilitazione permanente" e a "bloccare tutto".

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