Finisce l'era dei ritocchini esagerati, il chirurgo: "I pazienti vogliono valorizzare, non cambiare"

Roberto Valeriani: "La medicina estetica è entrata a far parte della quotidianità, con trattamenti programmati e calibrati che permettono di mantenere un aspetto naturale e curato nel tempo"

Roberto Valeriani
Roberto Valeriani
26 settembre 2025 | 16.25
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La medicina estetica non è più un vezzo riservato a pochi, ma una realtà in crescita costante a livello globale. I dati diffusi dalla International Society of Aesthetic Plastic Surgery (Isaps) parlano chiaro: nel 2024 sono stati eseguiti oltre 38 milioni di trattamenti estetici, con un aumento del 42,5% negli ultimi 4 anni. Un trend che conferma come la cura di sé sia ormai entrata nella routine quotidiana, al pari di sport e alimentazione. Ma dopo l'epoca dei filler esagerati e dei ritocchi vistosi, oggi la parola d'ordine è naturalezza. Una tendenza che vede privilegiare i cosiddetti 'trattamenti soft': biostimolazioni, tossina botulinica preventiva, peeling e protocolli combinati che ringiovaniscono senza stravolgere.

Secondo Roberto Valeriani, specialista in Chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica e docente presso l'università internazionale UniCamillus di Roma, "oggi i pazienti chiedono interventi sempre più discreti: non vogliono cambiare i propri tratti, ma valorizzarli. La medicina estetica è entrata a far parte della quotidianità, con trattamenti programmati e calibrati che permettono di mantenere un aspetto naturale e curato nel tempo".

La nuova frontiera della bellezza, dunque, "non è più quella di apparire rifatti, ma di stare bene con se stessi. La medicina estetica moderna punta a un equilibrio che unisce scienza, prevenzione e rispetto dell'identità individuale", conclude lo specialista.

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