La nostra portaerei Garibaldi venduta all'Indonesia. Nel suo futuro ci saranno i droni

Dopo 40 anni di servizio, di cui molti come ammiraglia della Marina italiana, verrà ceduta per 450 milioni di dollari

La portaerei Giuseppe Garibaldi
La portaerei Giuseppe Garibaldi
23 settembre 2025 | 15.23
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La storica portaerei Giuseppe Garibaldi della Marina Militare italiana passerà sotto il controllo dell'Indonesia per 450 milioni di dollari, concludendo quattro decenni di servizio per la flotta nazionale.

Storia e caratteristiche della Garibaldi

Nave Garibaldi, costruita nei cantieri Fincantieri di Monfalcone, entrò in servizio il 30 settembre 1985 come incrociatore portaeromobili per aggirare una legge del 1923 che vietava portaerei alla Marina italiana: solo l’Aeronautica, fino alla riforma del 1989, poteva possedere mezzi aerei militari ad ala fissa. Con 180 metri di lunghezza e 13.370 tonnellate di dislocamento, la nave ha servito come ammiraglia dal 1987 al 2011, partecipando a missioni internazionali dalla Somalia all'operazione Enduring Freedom.

La portaerei può ospitare fino a 18 aeromobili, con un hangar diviso in tre sezioni lungo 110 metri. Inizialmente utilizzata solo per elicotteri, ha operato con caccia Harrier dal 1994 al 2012, quando è stata riconvertita a portaelicotteri per operazioni anfibie.

Nave Garibaldi è stata ufficialmente radiata il 22 maggio 2023 con una cerimonia a Taranto. Dopo aver preso parte a missioni nei Balcani, in Afghanistan e in Libia, la nave era da tempo relegata a un ruolo secondario a seguito dell’arrivo del Cavour (2008) e, più di recente, dell’ammiraglia Trieste (2022).

Trattativa governativa

I negoziati per la cessione sono stati resi ufficiali durante l'esposizione Indodefence 2025 a Giacarta, quando la holding indonesiana della difesa Republikorp ha esposto un modello della flotta con il Garibaldi. Il 29 agosto 2025, il ministro Rachmat Pambudy ha autorizzato ufficialmente prestiti esteri fino a 450 milioni di dollari per l'acquisizione, con fondi aggiuntivi per elicotteri da trasporto (250 milioni) e multiruolo (300 milioni).

Fincantieri ha confermato che la nave ha 15-20 anni di vita operativa residua e subirà un refitting personalizzato per le esigenze indonesiane.

Trasformazione in piattaforma per droni

L'Indonesia prevede di riconvertire il Garibaldi in una piattaforma specializzata per droni e veicoli senza pilota, adattandolo alle tattiche navali moderne. Il progetto include l'integrazione di 60 droni turchi Bayraktar TB3 e modifiche per una configurazione a "due isole" di comando per ottimizzare le operazioni di volo.

Questa trasformazione renderà l'Indonesia il secondo paese del Sud-Est asiatico, oltre alla Thailandia con la Htms Chakri Naruebet, dotato di una portaerei operativa.

Espansione italiana in Asia

La vendita si inserisce in una strategia più ampia di penetrazione italiana nel mercato navale asiatico. L'Indonesia è diventata il principale cliente asiatico con contratti per oltre 1,6 miliardi di dollari. Nel marzo 2024, Fincantieri ha firmato un contratto da 1,18 miliardi di euro per due Pattugliatori Polivalenti d'Altura della classe Thaon di Revel, ribattezzati KRI Brawijaya-320 (già Marcantonio Colonna) e KRI Prabu Siliwangi-321 (già Ruggiero di Lauria).

Altri contratti strategici in Regione

Fincantieri ha esteso la presenza asiatica con accordi in Malesia per il programma "15 to 5" della Royal Malaysian Navy e una partnership con Thyssenkrupp per sottomarini U212 NFS alle Filippine.

Obiettivi di lungo periodo

L'operazione Garibaldi, secondo gli esperti del settore, consente all’Italia di valorizzare asset navali strategici, rafforzando la cooperazione con potenze emergenti del Pacifico, mentre l'Indonesia acquisisce capacità navali avanzate in un contesto regionale sempre più competitivo.

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