Garlasco, il legale di Marco Poggi: "Nessun colpo di scena, solo prove contro Stasi"

"Tentativo di rilanciare un’indagine che ad oggi ha portato solamente conferme. Genitori di Ciara sconcertati, tormentone infinito su ferita aperta"

Marco Poggi a Vigevano nel 2009 per il processo sull'omicidio della sorella Chiara. Dietro il papà Giuseppe Poggi - Fotogramma /Ipa
Marco Poggi a Vigevano nel 2009 per il processo sull'omicidio della sorella Chiara. Dietro il papà Giuseppe Poggi - Fotogramma /Ipa
26 settembre 2025 | 11.23
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"Queste cose non sono casuali. C’è il tentativo di rilanciare attraverso un meccanismo di sponda un’indagine che ad oggi ha portato solamente conferme sulla responsabilità di Stasi. Questo non è un colpo di scena, è una grande vicenda nella quale si ha l’impressione si combatta senza esclusione di colpi”. Francesco Compagna, legale di Marco Poggi, commenta così le nuove perquisizioni sull’omicidio di Chiara Poggi.

Il legale ricorda che l’incidente probatorio su Andrea Sempio non ha portato a nessun nuovo elemento che possa portare a una revisione su Alberto Stasi, l’allora fidanzato condannato a 16 anni per l’omicidio di Garlasco. E non si dice sorpreso che le nuove perquisizioni avvengano proprio nel giorno in cui in Procura a Pavia si discute dell’incidente probatorio.

“I genitori di Chiara sono sconcertati da quello che leggono, è una ferita che non si rimargina mai”, risponde così a chi gli chiede quale è stato il commento di papà Giuseppe e mamma Rita Preda.

“Oggi eravamo qui per ragionare e chiedere che si faccia un incidente probatorio sull’impronta 33”, dice prima di entrare in Procura a Pavia. “La paura della famiglia e di tutti è che questo sia un tormentone infinito sulla pelle delle persone coinvolte e della credibilità della giustizia” conclude l’avvocato Compagna.

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