Sentite oggi in aula a Roma nel procedimento che le vede parti civili', 'accuse terribili'
“Con quelle parole ci ha fatto del male, accuse terribili che ci hanno provocato tristezza”. Così l’ex moglie di Diego Armando Maradona, Claudia Villafane e le figlie del ‘Pibe de oro’, Dalma e Giannina, sentite in aula a Roma nel processo che vede imputato l’ex manager del campione, Stefano Ceci, accusato di diffamazione aggravata per un’intervista del 30 ottobre 2021 a “proposito delle controversie legali per lo sfruttamento dei diritti di immagine” di Maradona.
Nell’intervista in particolare si affermava: “Ho sempre vinto in tribunale e non temo certo i parassiti che sfruttavano Maradona da vivo e vogliono sfruttarlo pure da morto”, e ancora “hanno fatto cambiare quattro case soltanto nell’ultimo anno, le signore figlie, per poi farlo andare a morire nella giungla”. Accuse respinte con forza dalle figlie e dall’ex moglie del campione, parti civili nel procedimento, rappresentate dall’avvocato Francesco Caroleo Grimaldi.
“Sono stata male per queste affermazioni – ha detto la ex moglie del Pibe de oro - Tutto ciò che riguarda me e le mie figlie viene ripreso in tutto il mondo. Non capisco perché Ceci abbia detto questo, perché lui non c’era. Mi accusa di avere rubato i cimeli di Diego? Quando io e Diego ci siamo separati le sue cose sono rimaste in casa mia e un giudice in Argentina le ha riconosciute come mie. Io non ho venduto nulla”. E le figlie, rispondendo alle domande in aula, hanno ricordato: “Quando papà è morto abbiamo saputo che aveva stilato un contratto con Ceci per i diritti di immagine. Lui ci disse che aveva accantonato per noi eredi soldi che però non abbiamo mai avuto”.