Sarà presentato domani a Napoli, alle 18, nella sede di Guida Editori, il libro “Riforma Nordio. Quello che c’è da sapere sulla separazione delle carriere e sulla riforma costituzionale”, scritto dal magistrato Gaetano Bono, sostituto procuratore generale a Caltanissetta. Il volume, 128 pagine, analizza i punti critici della legge di revisione costituzionale approvata dal Senato il 30 ottobre. "Trovo avvilente che si discuta di riforma costituzionale a colpi di slogan – spiega Bono –. Così si impedisce al cittadino di farsi un’opinione consapevole, e si alimentano divisioni ideologiche in vista del referendum". Il magistrato critica duramente il provvedimento: "La riforma, presentata come il sogno di Berlusconi, sarebbe in realtà il suo incubo. I pubblici ministeri diventerebbero più autonomi di oggi, con un CSM separato e senza contrappesi, privato della presenza maggioritaria dei giudici". Secondo Bono, il rischio è che in un secondo momento si intervenga per ridimensionare il ruolo del pubblico ministero, togliendogli la direzione della polizia giudiziaria: "Così la polizia risponderebbe direttamente al Governo, con effetti negativi sul giusto processo e sulla tutela dei diritti".
Nel libro, scritto con un linguaggio accessibile anche ai non addetti ai lavori, Bono illustra i principali nodi della riforma: la separazione delle carriere, la divisione del CSM in due organi distinti, l’introduzione del sorteggio al posto dell’elezione dei consiglieri e la creazione di una nuova Alta Corte disciplinare per i magistrati. L’uscita del volume arriva in vista del referendum costituzionale previsto per il 2026, tra fine marzo e metà aprile. "Questa riforma – conclude Bono – non renderà la giustizia più efficiente né accorcerà i processi. Al contrario, rischia di alterare l’equilibrio tra i poteri dello Stato, rafforzando in modo eccessivo l’esecutivo rispetto al giudiziario".