Impossibile accedere a 48 siti web con contenuti per adulti senza aver prima superato una verifica dell'età, che dovrà essere di 18 anni o superiore
In vigore la stretta sul porno online. Da oggi, mercoledì 12 novembre, è impossibile accedere a 48 siti web con contenuti per adulti senza aver prima superato una verifica dell'età, che dovrà essere di 18 anni o superiore. L'Agcom, Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, sul proprio sito ha pubblicato la lista dei primi portali che rientrano nelle restrizioni previste dal decreto Caivano per l'accesso, da parte di soggetti minorenni, a contenuti di carattere pornografico.
Il sistema di verifica dell’età deve soddisfare il criterio del 'doppio anonimato' in base al quale la verifica dell’età è effettuata da un soggetto certificatore terzo rispetto alla piattaforma a cui si accede la quale, a sua volta, acquisisce dal cittadino solo la 'prova' della maggiore età ricevuta dal predetto soggetto. Non dovrà, pertanto, essere trasferito alla piattaforma che diffonde contenuti porno alcun dato personale (come carta d’identità, foto, o quant’altro) del cittadino, ma solo la prova della maggiore età (un codice anonimo). Il soggetto terzo certificatore non dovrà essere a conoscenza dell’uso che il cittadino intende fare della richiesta 'prova dell’età'.
In caso di inadempimento, l'Autorità può contestare la violazione, d'ufficio o su segnalazione, applicando le disposizioni pertinenti e diffidando i soggetti inadempienti ad adeguarsi entro venti giorni. Se i siti e le piattaforme non si adeguano al contenuto della diffida, l'Autorità ha il potere di adottare ogni provvedimento utile per il blocco del sito o della piattaforma. Il blocco rimane attivo fino a quando il gestore non ripristini condizioni di fornitura conformi alle prescrizioni impartite dall'Autorità. L’Autorità applica anche sanzioni fino a 250.000 euro. I cittadini e le associazioni possono segnalare all’Autorità la violazione delle disposizioni sulla verifica dell’età da parte di siti e piattaforme mediante posta elettronica certificata o i sistemi digitali messi a disposizione dall’Autorità per le segnalazioni.
"Con la pubblicazione della delibera dell’Agcom, 48 portali specializzati in pornografia saranno inaccessibili ai minorenni. In tale data scatterà infatti un sistema di riconoscimento dell’età anagrafica degli utenti che tentano di accedere ai più famosi siti porno, che bloccherà in automatico l’ingresso a chi ha meno di 18 anni", ha fatto sapere con una nota il Codacons sottolineando che si tratta di "una misura giusta che tuttavia rappresenta una goccia nel mare e non bloccherà, purtroppo, la diffusione di materiale pornografico tra i giovani, fenomeno che secondo una recente indagine del Cnr coinvolge l’88% degli adolescenti maschi italiani e il 40% delle femmine".
Oggi, rileva l'associazione dei consumatori, "video e immagini a sfondo sessuale vengono divulgati anche attraverso social network o app di messaggistica come Telegram, piattaforme alle quali i minori possono accedere facilmente e senza alcuna restrizione. Va poi considerato che il divieto per i siti individuati dall’Agcom vale per i minori che accedono a tali piattaforme dall’Italia, ma simili blocchi non sono previsti all’estero. Questo significa che tramite una Vpn (Virtual Private Network) è possibile connettersi a un server remoto che assegna un indirizzo Ip di un altro Paese e aggirare facilmente il blocco italiano. Va infine considerato che bloccare 48 portali su un bacino sterminato di siti porno esistenti non impedirà certo ai minori di fruire di tali materiali", conclude il Codacons.