A oggi gli idonei in Italia sono circa 20mila. De Felice del Movimento 'Idoneinsieme': "Giovedì anche noi al sit-in dei precari davanti ministero". Palumbo del dicastero di viale Trastevere: "Sbloccate assunzioni, ma precedenza ai bandi del Piano nazionale di ripresa e resilienza"
Idonei del concorso ordinario per la scuola, bandito nel 2020, aspettano di ottenere la cattedra, ma - dopo i nuovi bandi Pnrr - con il passare del tempo, vedono il traguardo allontanarsi sempre di più. A esprimere la preoccupazione di tanti idonei - a oggi in Italia sono circa 20mila - ai concorsi 498 per infanzia e primaria e 499 per la secondaria, ancora in attesa di entrare in ruolo, è Francesca De Felice, referente regionale per il Lazio del movimento 'Idoneinsieme', che all'Adnkronos sottolinea: "Chiediamo di non essere penalizzati nello scorrimento delle graduatorie sia per le assunzioni in ruolo sia per le supplenze future".
"Noi abbiamo svolto il concorso ordinario bandito nel 2020, in pandemia, poi le prove si sono svolte nel corso degli anni e nel 2022 sono iniziate le assunzioni dei vincitori - ripercorre De Felice -. Viste le lungaggini che c'erano state, abbiamo richiesto e ottenuto le graduatorie a esaurimento per gli idonei che verranno, dunque, assunti tutti quanti in ruolo a tempo indeterminato. Queste graduatorie a esaurimento ci sono state concesse con il decreto legislativo 75 del 2023 che metteva a punto anche i bandi dei concorsi Pnrr - per 70.000 docenti da assumere entro il 2026 - mettendoci in coda ai vincitori dei bandi Pnrr".
Ma quest'anno la preoccupazione per un ulteriore allungamento dei tempi è aumentata a causa della decisione di integrare le graduatorie dei concorsi Pnrr con i candidati idonei fino al 30%, facendo di fatto slittare le assunzioni di coloro che erano nella graduatoria degli idonei del concorso ordinario: "Lo scorso anno, dopo il primo dei concorsi Pnrr, in Italia sono stati assunti all'incirca 3600 idonei della nostra graduatoria mentre quest'anno, circa la metà, perché appunto sono passati prima i vincitori del concorso Pnrr 1 e 2 e i relativi idonei. Noi chiediamo il rispetto dell'ordine cronologico". Gli idonei del concorso ordinario 2020 saranno al sit-in dei precari della scuola, docenti e Ata, lanciato da Flc Cgil per giovedì 13 novembre, alle ore 15, davanti al ministero dell'Istruzione.
"Per volere del ministro sono state approvate delle disposizioni normative che, già dallo scorso anno scolastico, hanno sbloccato la possibilità di assumere gli idonei dei vecchi concorsi", ma tutto ciò va contemperato con "gli obiettivi stringenti e inderogabili" del Piano nazionale di ripresa e resilienza per raggiungere i quali va data la precedenza ai bandi Pnrr. E' quanto ha detto all'Adnkronos Carmela Palumbo, capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione del ministero dell'Istruzione e del Merito, riguardo alle rivendicazioni degli idonei al concorso ordinario della scuola bandito nel 2020 - tra i precari che giovedì prossimo parteciperanno al sit-in davanti al dicastero - che chiedono di non essere penalizzati nello scorrimento della graduatorie. "Per volere del ministro - spiega Palumbo - sono state approvate delle disposizioni normative che, già dallo scorso anno scolastico, hanno sbloccato la possibilità di assumere gli idonei dei vecchi concorsi: per gli anni scolastici 2024-25 e 2025-26 abbiamo dato luogo anche allo scorrimento delle vecchie graduatorie, con circa 6mila assunzioni, considerando che ci sono anche graduatorie di concorsi 2016 e 2018, precedenti al 2020".
"Tutto ciò è stato possibile perché abbiamo sbloccato disposizioni che hanno permesso tecnicamente di fare queste assunzioni - continua il capo di Dipartimento -. Tutto ciò ovviamente è stato contemperato con gli obiettivi, molto stringenti in termini numerici, del Pnrr. Avevamo un primo target di 20mila assunzioni dalle nuove procedure Pnrr al quale si è aggiunto un ulteriore target di 20mila per quest'anno scolastico e abbiamo l'obiettivo finale, da raggiungere con il terzo concorso Pnrr, di altre 30mila per un totale di 70mila assunzioni con le nuove procedure. Questo è inderogabile". "La politica del ministero è stata, da un lato, rispettare ovviamente gli obiettivi Pnrr, legati a impegni europei con conseguenze molto gravi se non venissero raggiunti - ha proseguito - Dall'altro lato inserire la previsione dello scorrimento dei vecchi concorsi". Tuttavia quando vengono fatte le "immissioni in ruolo dobbiamo prima di tutto assumere dai concorsi Pnrr fino al raggiungimento dell'obiettivo poi possiamo scorrere dalle altre graduatorie", continua il Capo Dipartimento.
Difficile fare previsioni sui tempi per esaurire le graduatorie dei concorsi passati: "Alcune, soprattutto quelle delle materie scientifiche, si sono esaurite addirittura al primo anno, altre invece presentano ancora tanti idonei. Non dipende solo dai bandi Pnrr, dipende anche dalle classi di concorso che hanno un maggiore o minore assorbimento". La linea tracciata con il Pnrr però è segnata: "Noi ci siamo impegnati con la Commissione europea a riformare il sistema di reclutamento quindi il meccanismo di reclutamento, a regime, dovrà essere quello del Pnrr 3 - conclude Palumbo riguardo al futuro - Dopo la scadenza di giugno 2026 non avremo obiettivi numerici, ma la riforma andrà consolidata".