
Ricchissimo calendario di eventi per l'apertura del Museo AmenCutti
Artisti mobilitati a Ponzano Romano. Dall’apertura del Museo AmenCutti, prevista con cerimonia ufficiale il prossimo 26 ottobre alle ore 15 nella bellissima chiesa sconsacrata (oggi Sala Santa Maria), parte un ricchissimo calendario di eventi. Gloria Zarletti, curatrice dell’originale allestimento realizzato in ben 11 stanze e tre botteghe da AmenCutti (nomignolo dello stilista di alta moda Alessandro Consiglio), ha ideato un programma che vede in campo tutte le sue energie e i suoi amici artisti. Il fine è quello di creare intorno al museo un ambiente accogliente ma soprattutto che prolunghi o anticipi ( a seconda che la visita si svolga prima o dopo i suoi spettacoli), le emozioni suscitate dal percorso museale. Quest’ultimo, infatti, oltre che una splendida carrellata di decorazioni natalizie, si presenta come una esperienza formativa, di introspezione e di grande impatto emotivo.
Così gli spettacoli, di cui Gloria Zarletti è autrice e che per l’occasione ha voluto “donare” al Museo AmenCutti, si presentano in forma di storytelling in cui parole e musica creeranno quegli effetti speciali cui solo l’arte sa dare luogo. I titoli già la dicono lunga sui temi. Il primo novembre alle ore 17 si terrà "Dell'amicizia e di altri qui pro quo". Si tratta di un dialogo tra due amiche - o forse una l'alter ego dell'altra - che si pongono domande e si danno risposte, si pungolano, si provocano. Quello che a tratti è un vero battibecco raggiunge profondità impensate, anche negative, per poi elevarsi ad una riflessione intensa, commossa e commovente, sull'amicizia. Un filo rosso percorre la piece, con l'aiuto della musica, alla relazione fondamentale dell'esistenza, quella in cui ognuno sperimenta se stesso. Con l’autrice ci saranno Maria Pia Tanturli e, al piano, Luca Bianchi.
Domenica 2 novembre, sempre alle 15: "Amor & Psycho". L'autrice racconta come sia facile scambiare per amore ciò che spesso non lo è. Lo fa attraverso le vite di ognuno di noi in cui un bisogno o una carenza ci possono indurre a fraintendere, a credere di poter trasformare chiunque in qualcuno da amare. Lo fa attraverso il mito, la storia, la cronaca nera. E qui c'è un riferimento al caso di Marco Vannini con una citazione letteraria di grande intensità. Un viaggio emozionante, con sottofondo musicale, in storie che sembravano semplici e che sono diventate troppo complicate, storie in cui la dolce Psiche del mito ha finito per diventare sinonimo di una patologia. Con Maria Pia Tanturli, Marco Tè e la voce vibrante di Alessandro Camilli.
Il 9 novembre, ore 17, sarà la volta di "Adolesco". L'autrice, attraverso episodi della sua vita, racconta come sia difficile crescere ma soprattutto come sia impossibile arrivare al termine di questo processo destinato a non perfezionarsi mai. Momenti divertenti e leggeri, accompagnati dalla musica, si alternano ad altri più seri, anche drammatici. La narrazione si offre come spunto di riflessione e di condivisione con il pubblico in uno spazio temporale nostalgico e intimo. Con l’autrice, Alessandro Ranazzi. La parte musicale è affidata ad Antonella Ottaviani e Luca Bianchi.
"Paralipomeni di una guerra tutta mia", è previsto, invece, per il 13 dicembre, di sabato, stessa ora. L'autrice parla con la storica dell'arte Antonella Avagnano e le chiede di cercare immagini della storia dell'arte in grado di spiegare ciò che lei pensa della guerra, come essa nasca. Ne scaturisce un discorso sui comportamenti umani, anche quelli che ci sembrano più banali, che vengono qui analizzati nel dettaglio e dimostrati con il supporto delle immagini. I momenti più alti sono accompagnati dalla musica in un mix ricchissimo e potente, profondissimo con un linguaggio che rimane sempre chiaro e alla portata di tutti. Il finale, dopo un quadro apocalittico dell'umanità, è rassicurante e pieno di speranza. Canta Alessandro Camilli. Il 29 novembre, alle ore 17, i poeti di “Scripta manent et volant” presenteranno “E brilla la cometa sui versi dei poeti”. Paola Di Gianmatteo, Daniela Antonucci, Paolo Sabatino, Bruno Fabbri, Claudio Caldarelli leggeranno poesie e racconti di Natale da Manzoni a Alda Merini, da Ungaretti a Quasimodo, senza tralasciare i contemporanei.
Il Museo AmenCutti, una notevole opera di arte contemporanea, è dunque pronto per vivere una nuova epoca. Nato tre anni fa dall’estro di Alessandro Consiglio che vi ha utilizzato tutti gli oggetti collezionati da quando era un bambino per dare vita a quel Natale da lui reclamato sempre come assente, quest’anno inaugura una nuova visione dello spazio. Pur mantenendo la sua dimensione di sogno, il museo oltre ad essersi arricchito di cinque nuove sale, ha acquistato una nuova consapevolezza e questa si estrinseca tutta nel percorso con la sua dimensione introspettiva e onirica. Per comprenderla non basta la seppur più minuziosa descrizione. Ci vuole la visita.