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Biennale Architettura, premi a Bahrain, Santa Sede e Gran Bretagna

Consegnati i Leoni d'Oro e gli altri premi della 19esima Mostra Internazionale

Biennale Architettura, premi a Bahrain, Santa Sede e Gran Bretagna
10 maggio 2025 | 16.55
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La cerimonia di premiazione della 19esima Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia ha visto il conferimento dei principali riconoscimenti, con il Leone d’Oro per la miglior Partecipazione Nazionale attribuito al Regno del Bahrain, il Leone d'Oro per la miglior partecipazione alla Mostra Collettiva assegnato a Canal Café, e il Leone d'Argento per la promettente partecipazione a Calculating Empires di Kate Crawford e Vladan Joler. Sono state inoltre attribuite menzioni speciali al Padiglione della Santa Sede per il progetto Opera Aperta, al Regno Unito per il progetto Geology of Britannic Repair, e a numerosi altri progetti esemplari. I premi, assegnati da una giuria internazionale composta da Hans Ulrich Obrist, Paola Antonelli e Mpho Matsipa, celebrano l'architettura come risposta alle sfide globali contemporanee, dalla sostenibilità ambientale alla giustizia sociale.

Il Leone d’Oro per la miglior Partecipazione Nazionale è andato al Padiglione del Regno del Bahrain, che ha presentato il progetto "Canicola". L'architettura del Padiglione affronta la sfida del calore estremo, con soluzioni di raffreddamento passivo ispirate alle tradizioni locali, come le torri del vento e i cortili ombreggiati. Il progetto, curato da Andrea Faraguna, ha impressionato la giuria per la sua capacità di unire tradizione e innovazione in risposta alle difficili condizioni climatiche della regione.

Una menzione speciale è stata attribuita al Padiglione della Santa Sede per il progetto "Opera Aperta". Curato da Marina Otero Verzier e Giovanna Zabotti, il progetto invita i visitatori a partecipare a un processo di rigenerazione architettonica e sociale, restituendo nuova vita a una chiesa sconsacrata attraverso una pratica di cura collettiva e responsabilità. L'iniziativa è stata definita un'“opera vivente di cura” che riflette sull'importanza della giustizia sociale e della riparazione.

Il Padiglione del Regno Unito ha ricevuto una menzione speciale per il progetto "Geology of Britannic Repair", che esplora la relazione tra architettura e geologia. Curato da Owen Hopkins, Kathryn Yusoff, Kabage Karanja e Stella Mutegi, il progetto riflette sulle dinamiche di estrazione che hanno contribuito a disuguaglianze sociali e ambientali, cercando nuove soluzioni per rinnovare e riparare i legami tra l'architettura e la terra.

Il Leone d’Oro per la miglior partecipazione alla Mostra Collettiva è stato conferito al progetto "Canal Café" di Diller Scofidio + Renfro, Natural Systems Utilities, Sodai, Aaron Betsky, e Davide Oldani. Questo progetto, esposto all’Arsenale, immagina nuovi modi di vivere sull’acqua e offre un contributo concreto alla rigenerazione degli spazi pubblici di Venezia, con una visione a lungo termine che va oltre l’evento stesso.

Il Leone d’Argento per una promettente partecipazione è stato assegnato al progetto "Calculating Empires: A Genealogy of Technology and Power Since 1500" di Kate Crawford e Vladan Joler, presentato nella Corderie dell’Arsenale. Questo progetto ha ricevuto il riconoscimento per la sua esplorazione visiva delle interconnessioni tra potere, tecnologia e colonialismo, offrendo una profonda analisi delle infrastrutture moderne e della loro storia.

Due menzioni speciali sono andate a progetti significativi nella Mostra Collettiva. "Alternative Urbanism: The Self-Organized Markets of Lagos" di Tosin Oshinowo è stato premiato per la sua riflessione sui mercati autogestiti in Africa, mentre "Elephant Chapel" di Boonserm Premthada ha ricevuto un riconoscimento per l’uso di biomateriali nella costruzione di strutture durature e sostenibili, come la Chapel costruita con sterco di elefante.

La cerimonia a Ca' Giustinian, presieduta da Pietrangelo Buttafuoco, presidente della Biennale di Venezia, ha anche visto l'assegnazione di due Leoni d’Oro alla Carriera. Il Leone d’Oro alla Carriera è stato conferito alla filosofa Donna Haraway, mentre un Leone d’Oro speciale alla memoria è stato assegnato all'architetto Italo Rota, recentemente scomparso, in riconoscimento del suo contributo fondamentale all'architettura contemporanea.

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