cerca CERCA
Sabato 07 Giugno 2025
Aggiornato: 20:44
10 ultim'ora clock BREAKING NEWS

Illustri chef e temutissimi critici, nelle librerie 'Papille' Andrea Fassi

La copertina del romanzo di Andrea Fassi, 'Papille'
La copertina del romanzo di Andrea Fassi, 'Papille'
07 giugno 2025 | 18.04
LETTURA: 3 minuti

Una querelle tra illustri chef e temutissimi critici tra degustazioni e brodi 'alle erbe velenose', vendette, viaggi alla scoperta dell'ambiente criminale e del capolarato, ma soprattutto di se stessi, della propria professione, della precarietà emotiva in cui il protagonista ha 'galleggiato' per una intera vita. Si intitolo 'Papille' il romanzo di Andrea Fassi pubblicato per Coda di Volpe (17.10 euro). Il libro parte dal racconto della brillante carriera del noto critico gastronomico Papille che viene improvvisamente stroncata a seguito di una degustazione nel ristorante del meschino chef stellato Mauro Sagripanti. Il brodo che gli viene servito contiene del panace di Mantegazza, un'erba velenosa che gli ustiona la lingua e gli fa perdere il senso del gusto.

Determinato a vendicarsi, Papille si reca in Basilicata alla ricerca di prove che possano incastrare Sagripanti. Qui, spacciandosi per un bracciante, finirà per toccare con mano l'ambiente criminale intorno al caporalato, seguendo un percorso che si rivelerà un'opportunità per fare i conti con se stesso, con la sua professione, con la sua umanità. Come si legge nell'introduzione all'opera, "'Papille' è un'opera di fantasia. Nomi, personaggi, istituzioni, luoghi ed episodi sono frutto dell'immaginazione e non sono da considerarsi reali. Qualsiasi somiglianza con fatti, scenari, organizzazioni o persone, viventi o defunte, veri o immaginari è del tutto casuale".

La narrazione si dipana tra interni domestici e quotidianità, memorie del passato e ricordi d'infanzia, citazioni ('combatto il cibo come oggetto di moda, come demone interposto fra se stessi e il soddisfacimento di un desiderio velleitario. Il cibo è nutrimento e qualsivoglia significato diverso da esso è da condannare', ' Un vero critico gastronomico deve essere invisibile, silenzioso, non un pagliaccio del web. Elegante, discreto, privo di attività social. Un fantasma che punge la gastronomia italiana. Questo deve essere un critico', oppure, 'Prolificano gli chef, i pasticcieri, i gelatieri, i creativi, i designer del cibo, i fotografi del cibo, i blogger, gli agenti degli chef prolificano, i manager dl cibo, gli imprenditori del settore, i video tuturial sul cibo, le guide, i premi, le stelle, i gamberi prolificano, i libri, gli influencer del cibo prolificano").

'Papille' è anche e soprattutto un viaggio alla scoperta di universi sconosciuti, di una miseria fisica e morale, alla scoperta di se stessi, senza mai rinnegare il proprio, inossidabile ego in un confronto serrato, silenzioso, a volte 'sgomento, rabbioso, distruttivo' con l'altro, che sia illustre chef o cameriere di sofisticati ristoranti. "Vede dottoressa - confessa nel libro il protagonista- il mio lavoro è un atto di fede. E' il mio modo di rispondere al vuoto. Io mando giù, ingoio e giudico gli altri per non giudicare me stesso, mangio pezzi di ego. Si tratta però di un lavoro certosino, epocale. Il mio giudizio culinario è spietato, ma è anche perfetto".

'Papille', si racconta attraverso 43 capitoli, dai titoli succulenti e lussureggianti che richiamano la cucina, ne evocano i profumi, il gusto, l'olfatto. 'Patatine fritte aglio e paprika, 'Mignon vegani, tofu, cacao e melanzana', 'Falange di granchio oceanico', 'Paella succosa', 'Zuppa di pipistrello'), ogni sezioni un micro racconto con personaggi che il lettore conosce e ritrova nel lungo viaggio del protagonista, un'esistenza, tra 'alto e il basso', micro criminalità, ambiente e 'amicizie' poco affidabili, donne affascinanti e tormentate, il bel mondo ovattatto, ricchissimo, rispettato. Come scrive il protagonista, confessandosi, in uno degli ultimi capitoli del libro, che si conclude 'immerso nel profumo di scaloppine al Marsala': 'Io sono quello che faccio. Sono temuto, odiato e rispettato per quello che faccio. Sono un riflesso del mio mestiere".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL

threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram

ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza