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Diritti tv, sì allo sconto per Berlusconi: finirà l'affidamento in prova l'8 marzo

Il giudice di Sorveglianza di Milano ha concesso la liberazione anticipata di 45 giorni al leader di Forza Italia. La decisione nonostante il parere negativo della procura influenzata dalla diffida ricevuta dall'ex premier per i suoi attacchi nei confronti della magistratura. Parole di cui il Cav si scusò. Resta il nodo dell'agibilità politica. Martedì parteciperà alla cerimonia d'insediamento del presidente della Repubblica

Diritti tv, sì allo sconto per Berlusconi: finirà l'affidamento in prova l'8 marzo
02 febbraio 2015 | 12.48
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Il giudice di Sorveglianza di Milano Beatrice Crosti ha concesso la liberazione anticipata, di 45 giorni, al leader di Forza Italia Silvio Berlusconi nell'ambito dell'affidamento in prova ai servizi sociali di un anno che sta scontando per la condanna definitiva per frode fiscale nel processo diritti tv.

Dopo l'istanza presentata dalla difesa e nonostante il parere contrario della procura, il giudice ha detto sì allo sconto. L'ex premier finirà l'affidamento in prova ai servizi sociali di un anno il prossimo 8 marzo.

Berlusconi ha iniziato il suo servizio in prova all'interno della 'Sacra Famiglia' di Cesano Boscone il 23 aprile scorso, garantendo ogni venerdì la sua presenza all'interno dell'istituto che ospita anziani e malati.

La decisione del giudice Crosti arriva nonostante il parere negativo della procura influenzata dalla diffida (orale e scritta) ricevuta dall'ex premier per i suoi attacchi nei confronti della magistratura in alcune interviste andate in onda in tv o durante la sua testimonianza nel processo napoletano a carico di Valter Lavitola. Parole di cui il leader di Forza Italia si scusò quando, lo scorso primo luglio, fu convocato dal giudice Crosti nel suo ufficio.

E' dunque sempre più vicina la fine dell’affidamento ai servizi sociali per Berlusconi, ma resta il nodo dell'agibilità politica . Con la condanna definitiva a quattro anni per frode fiscale (tre coperti da indulto) i giudici d'appello, su richiesta della Cassazione (sentenza agosto 2013) avevano rideterminato a due anni di interdizione la sua pena (era l'ottobre 2013) ma c'è la norma Severino (inagibilità per sei anni ovvero fino all'autunno 2019) - contestata dalla difesa di Berlusconi - che di fatto 'impedisce' all'ex premier di candidarsi.

Berlusconi recupererà tutti i suoi diritti - fatta eccezione dell’eleggibilità - già a marzo: in particolare, l’ex premier potrebbe tornare a spostarsi liberamente su tutto il territorio nazionale e senza limiti di orario.

Ma la battaglia di Berlusconi non è finita: resta la pronuncia della Corte Europea sui suoi due ricorsi presentati contro la legge Severino. Una pronuncia da cui l’ex premier vuol riottenere in toto l’agibilità politica visto che, secondo quanto sostenuto dai suoi avvocati nel ricorso, nel suo caso sarebbe stato violato il principio giuridico della non retroattività.

Se il ricorso a Straburgo non dovesse dare gli esiti sperati, resterebbe la carta della riabilitazione che l’ex premier potrebbe chiedere tre anni dopo aver finito di scontare la pena (teoricamente nella primavera del 2018).

Intanto, domani Berlusconi parteciperà alla cerimonia che si tiene al Quirinale per l'insediamento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il presidente di Fi è stato inserito nell'elenco degli invitati che comprende le alte cariche dello Stato, dei leader e dei segretari delle forze politiche invitati dal cerimoniale. L'ex presidente del Consiglio ha accettato l'invito e quindi sarà presente alla cerimonia.

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