In Italia si può aprire una società online da anni, ma quasi nessuno lo sa. LexDo.it sta cambiando le regole

Superato la soglia delle 2.000 società costituite interamente online da inizio anno, quasi il doppio rispetto all’anno precedente

In Italia si può aprire una società online da anni, ma quasi nessuno lo sa. LexDo.it sta cambiando le regole
18 dicembre 2025 | 10.46
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Dal 2021, grazie al recepimento della Direttiva UE 2019/1151 (D.Lgs. 183/2021), in Italia è possibile aprire una società interamente online con atto in videoconferenza. Eppure quasi nessuno lo sa: secondo i dati Movimprese di InfoCamere, nel 2024 sono state costituite oltre 120.000 società di capitali, ma solo l’1% circa da remoto (circa 1000 imprese). Nel 2025 qualcosa sta finalmente cambiando. LexDo.it, la prima piattaforma digitale italiana per aprire, gestire e far crescere nuove attività, ha superato la soglia delle 2.000 società costituite interamente online da inizio anno, quasi il doppio rispetto all’anno precedente. È un risultato che testimonia una crescita delle società costituite digitalmente in Italia.

Il risparmio totale stimato per le imprese che hanno scelto la procedura di costituzione digitale, nel 2025, si attesta a circa 6 milioni di euro di riduzione dei costi legati alla burocrazia. L’adozione della costituzione digitale da parte di tutte le società neo-costituite italiane potrebbe permettere un risparmio complessivo pari a oltre 300 milioni di euro. Risorse che gli imprenditori possono utilizzare per far crescere la propria attività, con più investimenti e assunzioni.

Fondata da Giovanni Toffoletto, LexDo.it conta oggi oltre 400.000 utenti e ha già assistito più di 6.500 imprese nella fase di apertura. La piattaforma è l’unica a offrire un servizio di costituzione societaria interamente online, permettendo a chiunque di diventare imprenditore in Italia senza perdersi nei buchi neri della burocrazia. La piattaforma offre tutto ciò che serve a una nuova attività e integra servizi digitali e un team di esperti legali e contabili, con un risparmio stimato di oltre 3.000 euro nel primo anno di attività. Per sostenere la propria crescita e l’evoluzione tecnologica della piattaforma, la startup ha recentemente chiuso un round da 1,7 milioni di euro e raddoppierà l’organico fino a circa 100 persone entro la fine del 2025.

“Dal 2021 la legge consente di aprire una società interamente online, ma pochissimi lo sanno. Ancora oggi molti imprenditori si recano in un’altra città o addirittura prendono un aereo per firmare un atto che si potrebbe fare in videoconferenza. Fa parte dei tanti ostacoli burocratici per chi vuole creare un’impresa, che come LexDo.it vogliamo contribuire a eliminare”, afferma Giovanni Toffoletto, CEO & Founder di LexDo.it.

Secondo Eurostat, l’Italia conta oltre 4,5 milioni di imprese attive, ma rimane tra i Paesi europei più complessi e costosi in cui avviare un’attività, con adempimenti e costi d’apertura che in media superano i 4.000 euro. “La normativa del 2021 è stato un primo passo decisivo verso la modernizzazione del sistema, ma da allora non si è andati oltre. L’Italia è rimasta ferma, e le imprese continuano a pagare il prezzo di una burocrazia tra le più costose d’Europa con tasse sull’imprenditoria asfissianti: più di 600 euro in soli bolli e imposte per aprire una Srl, oltre a costi per consulenti, contro le 50 sterline complessive del Regno Unito per la costituzione online”, continua Giovanni Toffoletto.

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