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NoTav, nuova azione al cantiere Torino-Lione. Sabotate telecamere

"Atti di vera e propria eversione terroristica", così il segretario generale del sindacato di Polizia Domenico Pianese

Immagine di repertorio (Fotogramma)
Immagine di repertorio (Fotogramma)
20 luglio 2020 | 13.41
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Nuova azione al cantiere della Tav, questa notte al termine delle tre giornate di lotta cominciate venerdì. L’azione, a cui, secondo gli investigatori sarebbe stata coordinata da Askatasuna, è partita dai Mulini Occupati e si è sviluppata sul ponte del torrente Clarea. A quanto di apprende, infatti, la Digos di Torino avrebbe riconosciuto 5 militanti  di Askatasuna che verranno denunciati per incendio doloso, violazione di un provvedimento dell’autorità e sanzionati per violazione delle leggi regionali sui fuochi appiccati in aree boschive. Altri disordini si erano verificati già nella tarda serata di venerdì e sabato pomeriggio in occasione della ‘passeggiata’ al cantiere. 

Violate le telecamere di sorveglianza delle forze dell’ordine in Valsusa, nell’area intorno al cantiere dell’alta velocità. A darne notizia il sito Notav.info che fa sapere che "alcuni folletti che da sempre aiutano e proteggono i notav  hanno trovato i loro boschi invasi da una rete di telecamere nascoste". "I dispositivi erano posizionati lungo il sentiero che da Giaglione va in Clarea, ma sono stati rimossi dalle magiche creature silvestri nei giorni prima del weekend", scrive ancora Notav.info che conclude "i folletti della Clarea invitano tutti i viaggiatori dei boschi a tenere gli occhi aperti".

"Ogni raduno No Tav è una garanzia di violenza contro le forze dell’ordine e assalti con pietre e bombe carta contro il cantiere dell’alta velocità. Una chiara strategia di violenze che si ripete costantemente e trova, anche nella politica, numerosi sempre pronti a minimizzare la furia che si abbatte contro gli uomini e le donne in divisa che prestano servizio in valle. E ora di dire basta a questi gesti sconsiderati dei centri sociali e di condannare fermamente anche le posizioni pilatesche e minimizzanti di certa politica no tav di palazzo". Così, in una nota, l’assessore regionale alla Sicurezza Fabrizio Ricca a proposito delle violenze verificatesi in Valsusa, nell’area del cantiere della Torino-Lione. "Dobbiamo partire dal presupposto che chi non condanna questi assalti è un complice degli assalti stessi. La Tav si farà, si mettano tutti l’animo in pace. Le azioni di guerriglia, intanto, vanno perseguire penalmente con durezza".

"Il sabotaggio delle telecamere di sorveglianza della Polizia in Val Susa è l'ultima dimostrazione del modo in cui alcune frange estremiste del movimento No-Tav si rendano responsabili, da tempo, di atti di vera e propria eversione terroristica". Così il segretario generale del sindacato di Polizia Coisp, Domenico Pianese. "Questo gravissimo episodio - prosegue - fa seguito all'agguato subito solo due settimane fa dal Reparto Mobile della Polizia di Stato all'interno della galleria Cels, sull'autostrada A32. Continuiamo a chiedere con forza che i gruppi organizzati anti-Tav vengano fermati prima che commettano veri e propri atti terroristici: non si può continuare a fingere di non vedere questa escalation di episodi criminosi".

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