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Sardine nel Pd? Santori: "Ancora troppo presto"

Il leader del movimento intervistato dall'Annunziata non esclude che il congresso si tenga l'8 marzo. E sul governo Pd-M5S afferma: "Non si nota discontinuità"

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12 gennaio 2020 | 18.28
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"Governo Pd-M5S? Non si nota discontinuità" mentre "ci sono state leggi pesanti, come i decreti sicurezza e non solo" che erano un problema "per l'elettorato del Pd, a sinistra e la sinistra dei Cinque Stelle". Così Mattia Santori, leader delle Sardine, intervistato da Lucia Annunziata, a 'In Mezz'ora', su Rai 3. "Il decreto sicurezza - sottolinea - è sicuramente il punto". "Sembra di essere ai tempi in cui la sinistra era al governo e non ha fatto la legge sul conflitto di interessi, ai tempi di Berlusconi e l'elettorato di sinistra era spiazzato, perché non capiva quale fosse la posizione", aggiunge. "Certo - ammette Santori - non è facile, prender in mano ad agosto il governo, con una finanziaria difficile da fare, non è facile".

Quanto al Pd, "in qualche modo si è messo in discussione, ne va dato atto. E' Il partito che ci ha dato più ascolto". "Ma - spiega - è ancora troppo presto per capire se possiamo partecipare a un processo di ricostruzione del Pd". "C'è una riflessione", assicura Santori.

Parlando del voto del 26 gennaio, Santori ritiene che "la sconfitta di Salvini in Emilia-Romagna faciliterebbe processo di rinnovamento che è iniziato nella sinistra, per questo l'elettorato ha una scelta decisiva" da fare. Abbiamo "molto marketing da una parte, dall'altra una amministrazione, noi sardine abbiamo richiamato l'attenzione a certe tematiche, vedremo come si comporterà l'elettorato". "Se perdiamo? Noi abbiamo detto che serve tempo, ci siamo svegliati a due mesi delle elezioni, si fa presto ad arrivare alla pancia, ci vuole più tempo per arrivare alla testa".
"Se vince Salvini poi vedremo se siamo disposti al dovere della politica", dice Santori, per il quale il leader della Lega "non sta riempiendo le piazze, punta su un messaggio che amplifica, mentre noi stiamo veramente lì. Berlusconi ha scoperto le tv, Grillo Internet, Salvini Facebook e i social media, noi stiamo riscoprendo i corpi, le piazze", conclude Santori.

Infine, parlando del prossimo appuntamento 'fondativo' del movimento delle sardine afferma: "Non abbiamo ancora stabilito alcuna data, ma perché no, essendo un movimento anche molto femminile, potrebbe essere l'8 marzo". "Dopo il voto in Emilia-Romagna si apre una terza fase, per tornare a una dimensione nazionale e dare una struttura al movimento". "Ci prenderemo il mese di febbraio per dialogare con i territori e arrivare a fare una proposta di organizzazione a inizio marzo", assicura Santori.

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